“La sentenza del Processo Aemilia giustifica la denominazione di Maxi Processo contro la N’drangheta, non solo per il numero degli imputati e la quantità dei reati contestati. E’ ampiamente riscontrabile dal numero record di condanne, l’entità delle pene, la quantità dei beni sequestrati e la conferma di reati e collusione malavitosa nel nostro territorio. A questo si aggiunge che questo processo si è svolto in tempi record, per la giustizia del nostro Paese, giungendo a sentenza, sia per il rito abbreviato che nella prima sentenza del rito ordinario, in poco più di due anni”. Così la segretaria Cgil Modena Manuela Gozzi.
“La sentenza conferma “ la tipicità” del nostro territorio in quanto ha visto coinvolte imprese, imprenditori e professionisti, collusi con la N’drangheta e riconosce il danno subito dalle Parti Civili che si sono costituite in questo processo, sia associazioni di rappresentanza civile, sindacale, imprenditoriale che Istituzioni.
La CGIL di Modena – prosegue Gozzi – esprime soddisfazione per la sentenza, la quale purtroppo conferma i contenuti delle nostre denunce, la fondatezza e l’estensione nella nostra provincia di appalti e sub-appalti irregolari, di cooperative spurie, di lavoro irregolare e di lavoro nero, di caporalato, nonché di evasione fiscale e contributiva. Questo dimostra che le denunce, che da anni facciamo, sono fondate siamo in presenza di danni alla società, alla trasparenza e regolarità della nostra economia,ma soprattutto di danno ai lavoratori e alle lavoratrici.
Il danno subito dalla CGIL di Modena nella sua funzione di rappresentanza, anche se indennizzata con una cifra importante nella sentenza, è aggravato dalla minacce ricevute dai lavoratori per avere richiesto tutela alla nostra organizzazione.
La CGIL di Modena auspica che a seguito di questa sentenza vi sia maggiore attenzione alle nostre denunce, che continueranno ad accompagnare la nostra azione sindacale e vedranno costituirci Parte Civile in ogni processo dove si disattendono i diritti dei lavoratori.
Importanti sono i processi, ma soprattutto la CGIL di Modena nel riconfermare il proprio impegno quotidiano nel contrastare le ingiustizie, opererà per coinvolgere tutti i soggetti sociali nel trovare modalità di azione preventiva, al fine di non agire solo per vie legali. Continueremo quindi ad operare attraverso l’azione contrattuale/sindacale e – conclude la segretaria Cgil Modena Manuela Gozzi – a sviluppare prevenzione sociale estesa e radicata nostro territorio”.