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Carcere minorile Bologna, Si.N.A.P.Pe lancia l’allarme: “assenza di Comandante titolare. Intervengano le Istituzioni”

“Una situazione davvero assurda all’Istituto Penale per Minorenni di Bologna dove, ancora una volta, non viene definita la figura del Comandante titolare, rispetto agli analoghi Istituti della Repubblica. Da tempo – sostiene Giuseppe Merola, Segretario Regionale per la Giustizia Minorile del Si.N.A.P.Pe Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria – rivendichiamo avvicendamenti continui di Comandanti di Reparto titolari: l’ultimo trasferito il mese di settembre scorso a seguito di una mobilità nazionale e sostituito da un appartenente del ruolo Ispettori, che con la sua esperienza comunque riesce a garantire questa mansione vacante e altalenante, da diverso tempo”.

“Siamo dinanzi ad una realtà – continua Merola – che sicuramente non giova all’organizzazione generale del lavoro e dei servizi e che produce confusione anche a carico degli addetti ai lavori che, quotidianamente, espleta il proprio mandato in maniera silenziosa e zelante. Vieppiù un’assenza totale di Sovrintendenti ed Ispettori che ricoprono rispettive mansioni di concetto”.

“Come Organizzazione Sindacale abbiamo già coinvolto gli Organi dell’Amministrazione Centrale – chiosa Pasquale Baiano, Coordinatore Nazionale per la Giustizia Minorile – e auspichiamo in un effimero interessamento, a beneficio di tutta la collettività, così da esautorare eventuali sostituzioni del Comandante attuale facente funzioni, per giusta assicurazione dei propri diritti soggettivi, da parte degli Assistenti Capo Coordinatori che invece assolvono compiti esecutivi e non possiedono la qualifica Ufficiali di Polizia Giudiziaria per l’assolvimento di specifici compiti, in ossequio alle normative vigenti.

Non accettiamo in nessun modo tutto questo – conclude a gran tono Baiano – e l’Istituto di Bologna, già noto per remote e pregresse vicissitudini, necessita di attenzioni ed interventi del caso: le Istituzioni intervengano o siamo pronti ad indire uno stato di agitazione, a difesa e tutela della Polizia Penitenziaria”.
















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