«Negli ultimi anni il San Filippo Neri non è stato un ente allo sbando o abbandonato a se stesso e, benché sia giusto e doveroso fare tutte le verifiche, il precedente Consiglio e la direzione della Fondazione hanno risanato il bilancio, raddoppiato il fatturato e ampliato i servizi alla comunità provinciale». Lo ha affermato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, rispondendo durante il Consiglio provinciale venerdì 3 agosto, a una interrogazione dei consiglieri Antonio Platis e Marco Caiumi sulla situazione alla Fondazione San Filippo Neri dopo le dimissioni del presidente Mauro Tesauro.
Sulle recenti dimissioni del presidente Mauro Tesauro, nominato dal presidente della Provincia, come prevede lo statuto della Fondazione, nel gennaio scorso, Muzzarelli ha chiarito che «quando mi ha informato che, a suo modo di vedere, la gestione della Fondazione presentava una serie di criticità, prima di accettare le dimissioni ho preferito sondare la eventualità di un ripensamento, garantendogli la mia collaborazione per affrontare la situazione. Di fronte alla conferma delle dimissioni ho immediatamente provveduto alla sostituzione, per non lasciare la Fondazione nell’incertezza. Tutto è dunque avvenuto nella massima trasparenza, nel rispetto dello Statuto, e soprattutto con la celerità necessaria a garantire la continuità amministrativa della Fondazione».
Sulla domanda, contenuta nell’interrogazione, relativa alla gestione del personale, Muzzarelli ha risposto che «dalle fonti sindacali, apparse sulla stampa locale, le eventuali “vessazioni” potrebbero essere ricondotte a vertenze legate al funzionamento della organizzazione della Fondazione. La presidente Borellini ha recentemente incontrato i dipendenti e sarà lei a verificare la situazione e a informarci».
Su tutti gli aspetti emersi in occasione delle dimissioni di Tesauro, tra cui la regolarità del contratto della direttrice, «l’organo di verifica contabile appena insediato e il Consiglio – ha aggiunto Muzzarelli – faranno tutte le verifiche del caso e, ove necessario, provvederanno a regolarizzare la situazione», anche perché «non spetta alla Provincia indagare o intervenire».
Sui rapporti tra Fondazione e Provincia, Platis ha affermato che «i legami tra Provincia e Fondazione sono evidenti e riscontrabili anche nei documenti amministrativi».
La trasformazione della Ipab S. Filippo Neri, di natura pubblica, in una Fondazione di natura privata è avvenuta con la legge regionale n. 34 del 9 dicembre 2002 per la promozione della associazionismo.
La Fondazione San Filippo Neri è dotata di completa autonomia gestionale finanziaria, è un ente di natura giuridica privata, senza fini di lucro, previsto all’art. 14 e seguenti del Codice civile, che persegue comunque interessi pubblici e collettivi, continuando quella attività di accoglienza che da fine ‘800 viene svolta a favore di studenti fuori sede.