Un progetto culturale collettivo che ha coinvolto artisti, cittadini, scuole, associazioni, campi gioco e istituzioni culturali della città: è il nuovo murale “Ubuntu” – parola africana che significa “benevolenza verso il prossimo – realizzato su una parete della palestra della scuola Dalla Chiesa e dedicato a Nelson Mandela, inaugurato questa mattina in occasione delle celebrazioni per il Centenario della nascita del leader sudafricano per lotta contro l’apartheid. Alla cerimonia erano presenti l’assessora a Educazione e Conoscenza Raffaella Curioni, gli artisti Daniele Castagnetti e Hang che hanno realizzato l’opera, gli studenti della scuola Dalla Chiesa e il corpo insegnante, nonché le associazioni che hanno collaborato con il servizio Officina educativa del Comune di Reggio Emilia per la realizzazione del progetto.
“Oggi, nel centesimo anno della sua nascita – ha detto l’assessora Raffaella Curioni – abbiamo voluto ricordare il messaggio di Nelson Mandela insieme ai bambini ed ai ragazzi delle nostre scuole e grazie al prezioso contributo delle tante associazioni che hanno portato racconti e testimonianze della vita di questo straordinario leader di pace ed accoglienza. Abbiamo ribadito con forza di voler mettere in pratica il quotidiano contributo che possiamo dare agli altri per essere sempre di più una città aperta ed accogliente. Crediamo sia stata un’occasione importante per ricordare lo sforzo di un uomo, di un movimento volto a contrastare il razzismo, l’indifferenza, la chiusura verso l’altro. Il suo messaggio di pace, la sua capacità di dialogare con la diversità delle culture è una conquista del mondo contemporaneo che non dobbiamo dimenticare, in particolare adesso. Sappiamo bene che molto passa dall’educazione e dalla capacità che avremo di coinvolgere i nostri bambini ed in nostri ragazzi nell’essere protagonisti e portatori di questi valori che hanno reso il nostro paese libero e democratico ed aperto. E il murale realizzato su una palestra di una scuola assume anche questo significato. Reggio dimostra il suo impegno anche quest’anno e si prepara a lavorare sempre più con tutta la comunità per garantire un senso nuovo all’accoglienza che legga l’oggi con la consapevolezza della nostra storia. Un grazie particolari – ha concluso l’assessora – ai due artisti reggiani, Daniele ed Ivan, che hanno saputo interpretare in modo straordinario ed emozionante il senso dell’Ubuntu”.
L’opera, che ha una dimensione di 30 metri per 3, è stata realizzata a poca distanza dai luoghi simbolo dedicati all’amicizia tra Reggio Emilia con l’Africa: il parco dedicato a Oliver Tambo con il monumento al leader sudafricano donato dal Governo del paese di Nelson Mandela alla città di Reggio Emilia, e il monumento dedicato a Giuseppe Soncini, realizzato con il marmo di Montepuez donato ai reggiani dalla città di Pemba, in Mozambico. In prossimità della biblioteca sono inoltre posizionate le vie Martiri di Soweto, Mohandas Karamchand Gandhi, via Albert Luthuli, via Città di Pemba, i parchi intitolati a Nelson Mandela e Samora Machel. Un vero e proprio percorso che testimonia la storia, dal 1963 ad oggi, di una delle prime città europee impegnate attivamente nella lotta antirazzista e in grado di sviluppare un percorso di cooperazione e solidarietà con i popoli dell’Africa Australe.
L’INAUGURAZIONE – La cerimonia di inaugurazione ha preso il via dal Rugby Reggio, club che ha solidi legami con il Sudafrica e che ha accolto nella propria struttura i giovani e i bambini dei campi giochi gestiti dalla cooperativa Reggiana Educatori, dalla cooperativa Accènto e dalla cooperativa Papa Giovanni XXIII. Da qui è partita la camminata che ha attraversato i luoghi dedicati al legame tra il territorio reggiano e Nelson Mandela, accompagnati da Chiara Torcianti, responsabile dell’Archivio Reggio Africa di Istoreco. Il gruppo ha attraversato via Gandhi, il parco Oliver Tambo e via Martiri di Soweto: la narrazione storica è stata accompagnata anche da alcune azioni creative realizzate in queste settimane, tra cui la proiezione del video realizzato da due giovani videomaker che documenta la realizzazione dell’opera, lo spettacolo musicale con brani originali composti dal collettivo Yourope dedicati a Mandela e la performance “Due occhi, un naso e una bocca” realizzata presso il laboratorio teatrale dell’Incrocio dei venti.
Una azione collettiva e diffusa che ha visto anche la collaborazione di Coop Alleanza 3.0, che ha contribuito offrendo la merenda agli oltre 150 giovani che hanno partecipato all’inaugurazione.
L’OPERA – Il murale realizzato da Daniele Castagnetti e Hang nasce da un percorso di partecipazione e coinvolgimento delle istituzioni del territorio che hanno collaborato con il Comune di Reggio Emilia per realizzare questo importante segno artistico. Grazie all’impegno del servizio Officina Educativa e al Tavolo Reggio Africa, è stato promossa una chiamata “alle arti” che ha coinvolto il Tavolo della street art, alla quale sono state presentate 6 proposte realizzate da 9 artisti. Le opere – ancora esposte alla biblioteca San Pellegrino – sono state votate dai cittadini e dagli studenti della scuola secondaria di primo grado “Carlo Alberto Dalla Chiesa” che hanno premiato l’opera “Ubuntu” realizzata da Castagnetti e Hang.
‘Ubuntu’ è una filosofia, un metodo del pensiero che si basa sulla connessione tra le persone. In esteso, il significato di Ubuntu è: “le persone diventano persone grazie ad altre persone”. Ogni quadro è una lettera espressa tramite il linguaggio dei segni e le mani cosi come gli sfondi sono tipici per ogni continente della terra: solo se presi tutti insieme, è possibile creare la scritta ubuntu e, connessi nello stringere la bandiera arcobaleno, celebrano l’idea.