In seguito alla pubblicazione sui social di notizie non esatte riferite ai servizi per la prima infanzia 0-6 anni, l’Amministrazione Comunale di Fiorano Modenese ritiene doveroso fornire alcune precisazioni.
Come scritto sul Documento Unico di Programmazione, approvato in Consiglio Comunale, nel capitolo “Focus sui servizi a domanda individuale”, negli ultimi anni, grazie ad un impegno oneroso ma doveroso messo in campo dall’Amministrazione Comunale, nessun bambino è stato escluso dalla scuola dell’infanzia (3-6 anni) per mancanza di posti; al massimo può essere accaduto che il posto assegnato fosse in un’altra scuola rispetto a quella richiesta dai genitori. L’assegnazione dei posti nelle scuole infanzia avviene in base ad una graduatoria che non tiene in alcun conto l’Isee, ma, fra l’altro, assegna un punteggio al lavoro dei genitori, quindi le famiglie in cui solo un genitore lavora (a parità di altre condizioni) hanno un punteggio inferiore a quelle in cui entrambi i genitori lavorano.
Lo stesso vale per l’accesso ai nidi; non sulla difficoltà economica, sulla quale si agisce con la differenziazione della retta, ma prioritariamente sulle necessità delle famiglie in relazione al lavoro.
La dichiarazione Isee viene richiesta nella scuola d’infanzia solo per applicare le agevolazioni alla retta della mensa, mentre per il nido viene richiesta solo per applicare le agevolazioni alla retta di frequenza.
Sempre nel Dup, a proposito del dovere di pianificare i servizi minimi da erogare, ci sono le proiezioni elaborate sulla base dei residenti reali, previsioni fino ad oggi confermate e su quella base l’amministrazione comunale ha fatto la sua programmazione, chiaramente enunciata anche con tabelle nei documenti del Consiglio Comunale.
Quanto alla previsione che ci saranno privati o asili aziendali che erogheranno un servizio ‘caro’, a Fiorano Modenese l’unica scuola dell’infanzia privata è la storica “Coccapani”, con la quale l’amministrazione comunale ha una convenzione in base alla quale eroga un contributo per consentire di tenere basse le rette alle famiglie; la convenzione prevede anche l’inserimento di bambini che eventualmente non trovano posto nelle scuole statali (è successo solo nel 2012-2014, per 6 bambini) per i quali i genitori pagano solo il costo dei pasti (come farebbero nelle scuole statali) e l’Amministrazione paga la differenza della retta.
Per i servizi 0-3 anni, sempre stando sul fronte dei privati, nel comune ce ne sono due, autorizzati e convenzionati, il Micronido Coccinella e il Nido Aziendale Don Arrigo Mussini (Concorde). Vengono inviati bambini ai nidi convenzionati solo quando sono completamente esauriti i posti nei nidi comunali; nell’ultima convenzione i posti previsti sono stati ridotti (5) perché è stato verificato un calo delle richieste degli aventi diritto. I bambini convenzionati pagano la stessa retta dei nidi comunali (comprese le agevolazioni) e il comune paga la differenza, con una spesa che è circa pari al costo dei nidi comunali.