Patrimonio dell’Unesco ma anche “Monumento vivo” animato da colonie di piccoli uccelli e animali protetti. È la Torre della Ghirlandina che nelle sue buche pontaie ospita da anni una colonia di rondoni e anche una famiglia di falchi pellegrini che da poco ha portato a termine l’allevamento di due pulcini. Per conoscere gli abitanti della Ghirlandina, l’Associazione ornitologi Emilia Romagna e la Lipu di Modena, con il patrocinio del Comune, propongono una visita guidata sabato 7 luglio, dalle 10 alle 12, con ritrovo in piazza Grande, nell’angolo della Pietra Ringadora dove i volontari guideranno i partecipanti all’osservazione nell’ambito dell’edizione 2018 del “Festival dei rondoni”, un’iniziativa internazionale che si svolge in questi giorni in diversi Paesi, con tanti eventi sul tema che si svolgono contemporaneamente (www.festivaldeirondoni.info).
I rondoni sono piccoli uccelli migratori e insettivori che arrivano in città all’inizio di aprile e vi si trattengono per il tempo della riproduzione (circa tre mesi), arrivando a catturare circa ventimila insetti al giorno per alimentare i piccoli, poi volano nuovamente verso l’Africa. La Ghirlandina ospita anche altre piccole specie codirosso comune, codirosso spazzacamino, cinciallegra, passero oltre ai pipistrelli e, appunto, alla famiglia di falchi pellegrini, e questo anche grazie al restauro portato a termine nel 2012 nel corso del quale le 120 buche pontaie della torre sono state modificate in modo selettivo in modo da impedire l’accesso ai colombi ma non alle specie più piccole. La Ghirlandina è diventata quindi Monumento vivo e testimone concreto della biodiversità.