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Reggio Emilia, sospettato di rapina viene accompagnato presso il C.P.R. di Torino

Nel primo pomeriggio di ieri, mentre percorreva via Turri, una Volante della Polizia veniva contattata da un cittadino cinese il quale riferiva che poco prima, alle ore 14:35 circa, era stato aggredito da tergo da un soggetto nel tentativo di sottrargli la catena d’oro che portava al collo. Durante la colluttazione tra i due soggetti, la vittima nel difendersi opponeva resistenza e infine rovinava in terra, insieme con l’aggressore, riportando delle escoriazioni al braccio destro, alle ginocchia e alle mani. La vittima affermava che, nonostante fosse finito per terra, lo sconosciuto continuava con forza nel tentativo di strappargli la collana, trascinandolo per qualche metro sull’asfalto. Il soggetto si dava poi alla fuga a mani vuote in direzione via Gobetti.

Sul posto non vi erano persone in grado di riferire circostanze utili alle indagini. Erano tuttavia presenti delle telecamere di video sorveglianza cittadine che, visionate dagli operatori della volante, confermavano la dinamica descritta dal cittadino cinese.
La vittima, classe 1955, regolare sul territorio nazionale, si presentava immediatamente in Questura per la formalizzazione della denuncia e, ultimati tutti gli adempimenti, decideva di andare al pronto soccorso per le cure del caso.

Nella mattinata di oggi gli operatori delle volanti rintracciavano all’interno di un esercizio commerciale di via Turri, un soggetto le cui fattezze ed il cui abbigliamento corrispondevano in modo inequivoco all’aggressore inquadrato dalle telecamere di video sorveglianza. Lo stesso presentava ferite al ginocchio compatibili con la caduta ritratta dalle medesime telecamere. Veniva pertanto accompagnato in Questura per ulteriori accertamenti, al termine dei quali veniva identificato per F.M., marocchino classe 1989, con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, clandestino sul territorio nazionale.

Il soggetto veniva denunciato a piede libero per tentata rapina, non essendo gli elementi raccolti dagli operatori comunque sufficienti in termini di legge per giustificare l’adozione di un provvedimento cautelare da parte dell’Autorità Giudiziaria.
Stante lo stato di clandestinità e i precedenti del soggetto, su disposizione del Questore Dott. Sbordone l’uomo veniva accompagnato presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Torino per essere espulso dal territorio nazionale.

















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