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Le Associazioni dei consumatori non potranno più assistere i cittadini che hanno subito torti dai gestori telefonici

Ieri pomeriggio, presso la sede della Regione Emilia Romagna, AGCom ha organizzato un incontro formativo per le Associazioni dei Consumatori (Federconsumatori – Confconsumatori – Adiconsum – Adoc – Lega Consumatori – Udicon – Unione Nazionale Consumatori) nel quale è stata illustrata la nuova procedura ConciliaWeb che entrerà in funzione dal 23 luglio prossimo. ConciliaWeb è il portale dell’Autorità Garante che gestirà tutte le domande di conciliazione dei cittadini che ritengono di aver subito torti da parte dei gestori telefonici e per questo si rivolgono a CoReCom.

Dall’illustrazione delle funzionalità del nuovo portale appare chiaro ed inequivocabile che, a partire dal prossimo 23 luglio, i cittadini non potranno più farsi assistere dalle Associazioni dei Consumatori in quanto ConciliaWeb non ne prevede la possibilità.
Di fatto AGCom in questo modo vieta al cittadino di farsi assistere nella propria vertenza da parte di ha le competenze per affrontare al meglio la conciliazione con una controparte che è infinitamente più forte e si avvale di legali per difendersi.

Una asimmetria di forze insopportabile tra il cittadino e i giganti della telefonia, creata incredibilmente ad arte dall’Autorità Garante delle Comunicazioni per favorire questi ultimi, Autorità che invece ha il compito di difendere il consumatore dagli abusi dei fornitori dei servizi. Tutto ciò mentre il contenzioso tra utenti e gestori telefonici è in costante e preoccupante aumento (si vedano i dati CoReCom Emilia Romagna).
Questa nuova normativa, quindi, pone dei seri dubbi di incostituzionalità in quanto impedisce al cittadino di mettersi nelle migliori condizioni possibili per fare rispettare i propri diritti.

Ma non è tutto – aggiungono le Associazioni dei Consumatori –  oltre al danno si aggiunge anche la beffa. Infatti per accedere al portale occorre registrasi via web, allora i cittadini che non posseggano uno smartphone, un tablet o un computer dovranno recarsi personalmente nella sede del CoReCom dove troveranno una apposita postazione per la registrazione. Vale a dire che un cittadino (spesso un anziano) che non abbia a disposizione un dispositivo per accedere a internet, a partire dal 23 luglio, dovrà viaggiare, magari da Piacenza o da Ravenna, per accedere alla postazione predisposta dal CoReCom, fino a Bologna. Una vera e propria presa in giro.

Inutile dire come tutto ciò sia inaccettabile, per questa ragione le Associazioni dei Consumatori chiedono ad AGICom che l’avvio del portale ConciliaWeb sia prorogato fino a che non siano stati sanati questi evidenti abusi e invieranno una richiesta di incontro urgente al presidente della Regione Stefano Bonaccini per chiedere il suo intervento, a sostegno delle proprie richieste, anche in qualità di presidente della Conferenza Stato Regioni con la quale AGICom, ci risulta, avrebbe dovuto obbligatoriamente firmare un accordo prima di avviare la piattaforma.

















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