Rafforzare il dialogo e la cooperazione tra le città per sviluppare e promuovere le relazioni economiche, accademiche e culturali tra le sponde del Mediterraneo. Dopo un primo incontro in Prefettura con l’allora prefetto Matteo Piantedosi, il Comune di Bologna prosegue nel dialogo con s.e. Ambasciatore della Tunisia Moez Sinaoui ed il Console Onorario della Tunisia per l’Emilia Romagna Davide Cappeddu. In un incontro avvenuto nella sede dell’ambasciata a Roma il Comune di Bologna ha condiviso il percorso per arrivare a siglare un Patto di collaborazione tra la città di Bologna e una città tunisina che sarà presto individuata.
Il Comune di Bologna è stato il primo in Italia a dare attuazione al comma terzo dell’articolo 118 della Costituzione, attraverso il Regolamento sui beni comuni, da cui sono nati i Patti di collaborazione con i cittadini. Come ribadito anche in occasione della visita a Bologna della sindaca di Barcellona Ada Colau, il modello della sussidiarietà orizzontale e della democrazia partecipata ora coinvolge anche il livello europeo ed internazionale attraverso i Patti di collaborazione tra le città.
“Siamo molto determinati a lavorare con le città dell’altra sponda del Mediterraneo per portare avanti azioni concrete che vadano oltre la retorica cui stiamo assistendo in queste settimane” dichiara il Sindaco Virginio Merola.
“Non è isolando il nostro Paese dalla comunità internazionale, chiudendo i porti o acuendo la tensione con Paesi vicini come la Tunisia che si può affrontare il governo dei flussi migratori. Non possiamo aspettare che gli Stati membri siano in grado di rilanciare il processo di Barcellona. E’ attraverso il dialogo, la leale collaborazione e la cooperazione territoriale tra le città che si possono affrontare le sfide dell’agenda urbana europea – spiega l’assessore alle relazioni internazionali Marco Lombardo – Nell’incontro di oggi, alla presenza di una delegazione di parlamentari bolognesi, sono stati condivisi gli obiettivi generali della cooperazione territoriale, gli strumenti e le azioni che la città di Bologna mette a disposizione della Tunisia, attraverso un coinvolgimento delle comunità locali presenti nel territorio bolognese, imprese, centri di ricerca, associazioni e Ong”.
“L’incontro avuto in Ambasciata con il Comune di Bologna alla presenza di una delegazione di parlamentari bolognesi nasce da una marcata volontà di rafforzare e sviluppare la cooperazione tra la regione Emilia-Romagna e la Tunisia e in particolare la città di Bologna – spiega s.e. l’Ambasciatore Sinaoui -. Una cooperazione decentrata da sviluppare tra la città di Bologna e realtà locali in Tunisia. Questa volontà è rafforzata dalla conoscenza reciproca scaturita dalla presenza in Emilia-Romagna e a Bologna di un’attiva comunità tunisina che sarà il vettore di questa cooperazione”.
A Bologna, secondo dati del 2017, vivono 1144 cittadini di origine tunisina, con una forte presenza di nuclei familiari e di imprenditori, in particolare nel settore delle costruzioni.