Ha subito per un anno le escandescenze del suo compagno che aveva accolto in casa iniziando un rapporto di stabile convivenza. Pugni e calci che hanno lasciato i segni nella donna che pur documentando con fotografie le lesioni subite non aveva mai sporto denuncia.
La sera del 18 giugno però al culmine dell’ennesimo exploit di violenza l’uomo dopo aver distrutto con un martello il citofono del condomino e dopo aver danneggiato con una spranga le cassette della posta, fuggiva prima dell’arrivo dei carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto a cui la donna trovando la forza di raccontare quanto subiva da circa un anno sporgeva denuncia. L’uomo veniva quindi denunciato dai militari che ieri sera tuttavia al culmine di un intervento e dopo un concitato e pericoloso inseguimento riuscivano a bloccarlo traendolo in arresto per l’ennesima condotta vessatoria nei confronti dell’oramai ex compagna. Con il pretesto di dover ritirare i suoi effetti personali l’uomo infatti dopo aver contato più volte telefonicamente l’ex compagna si presentava sotto casa pretendendo di entrare per ritirare i suoi effetti. Per paura di rivivere le violenze del passato la donna, come peraltro concordato con i carabinieri, non acconsentiva alla richiesta invitandolo ad attendere che gli avrebbe portato giù i suoi vestiti.
Nel frattempo visto che nell’attesa l’uomo andava in escandescenza minacciando la donna e prendendo a calci la porta del cancello dava l’allarme ai carabinieri. All’arrivo dei militari l’uomo balzava sulla macchina dandosi alla fuga. Questa volta però, contrariamente a quanto avvenuto la sera del 8 giugno detto, l’uomo non riusciva a dileguarsi. Tallonato per oltre 6 km i carabinieri nei pressi del comune di Poviglio riuscivano a bloccarlo traendolo in arresto. Nella giornata odierna comparirà davanti al tribunale di Reggio Emilia per rispondere delle accuse a lui contestate.