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Alla Fondazione Giacomo Brodolini di Roma la gestione (provvisoria) del Laboratorio Aperto all’ex Aem

Se la proposta di aggiudicazione da provvisoria diventerà efficace (al termine degli accertamenti di verifica dei requisiti di legge), sarà il raggruppamento di tre imprese guidato dalla Fondazione Giacomo Brodolini di Roma a gestire il Laboratorio Aperto all’ex Aem.

Dopo la seduta pubblica che si è svolta giovedì 28 giugno a Palazzo Comunale, infatti, la Commissione incaricata ha proceduto alla proposta di assegnazione provvisoria della gestione del Laboratorio che avrà sede nell’edificio riqualificato dell’ex Aem, in cui la Galleria è stata recentemente intitolata a Edmondo Berselli.

Le domande presentate alla procedura aperta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa erano arrivate da due raggruppamenti (costituende Ati, cioè associazione temporanea d’impresa), rispettivamente di tre e di cinque imprese: uno guidato dalla Fondazione Giacomo Brodolini di Roma; l’altro da Avanzi srl di Milano.

Con il punteggio di 94,57 punti su un massimo di 100 ha prevalso, appunto, la proposta del raggruppamento guidato dalla Fondazione Brodolini di Roma che ha ottenuto 86,984 punti per l’offerta tecnica e 7,586 per l’offerta economica (22 mila euro per il canone di concessione annuale).

Il raggruppamento guidato da Avanzi di Milano ha invece ottenuto complessivamente 90,21 punti, di cui 80,208 per l’offerta tecnica e 10 per l’offerta economica (29 mila euro per il canone annuale di concessione).

“Sono molto lieta – ha commentato Ludovica Carla Ferrari, assessora alle Attività economiche e alla Smart city – di riconfermare dopo la gara che il Laboratorio Aperto è occasione per Modena di stringere partnership con soggetti di rilievo nazionale e internazionale nel campo della cultura, dello spettacolo e della creatività digitale. Nei prossimi mesi entreremo nel vivo dell’attività del laboratorio, curando in particolare la collaborazione fra i soggetti assegnatari e il mondo dei privati, delle associazioni e dei soggetti pubblici modenesi che operano nel campo dell’innovazione, rinforzando una rete di relazioni che ci permetterà in futuro di emergere nel panorama nazionale con le nostre caratteristiche distintive, lavorando sulla nostra identità, anche per attrarre su Modena ulteriori energie positive in termini di occupazione e investimenti”.

Entrambi i progetti presentati hanno mostrato un’altissima qualità portando soluzioni e proposte altamente innovative e originali per il Laboratorio e la città.

La concessione avrà una durata di otto anni per un valore stimato di euro 4.092.808 iva esclusa, che comprende un contributo al soggetto gestore di 800 mila euro a sostegno dell’avvio della gestione del Laboratorio

Il Laboratorio Aperto di Modena, dedicato alla cultura, allo spettacolo e alla creatività, nasce grazie alle risorse europee del Por Fesr 2014-2020, e nello specifico l’Asse 6 “Città attrattive e partecipate”, che ha finanziato la riqualificazione dell’edificio e l’imminente avvio delle attività del Laboratorio.

Nell’edificio dell’ex Centrale Aem, inoltre, trova sede anche la scuola di teatro di Ert, Emilia Romagna Teatro Fondazione, con corsi finanziati nell’ambito del Por Fse Fondo sociale europeo.

















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