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Casa della Salute Alto Frignano, Cgil – Fp Cgil – Spi Cgil: va potenziata l’apertura

“Nei giorni scorsi abbiamo inviato una segnalazione alle amministrazioni dei 3 comuni su cui insiste la Casa della Salute Alto Frignano: Pievepelago, Fiumalbo, Riolunato.

In questa nota evidenziavamo che, in certi orari del giorno, la Casa della Salute Alto Frignano è totalmente sguarnita del servizio sanitario poiché in alcuni casi è presente un solo operatore, amministrativo o sanitario, e spesso dalle ore 17 alle ore 20.00 lo stabile è completamente vuoto (sia che si tratti di dipendenti o di medici di base), con evidenti rischi sia per l’incolumità degli operatori sia per il patrimonio dell’ente.

Questa segnalazione voleva rilanciare il tema del potenziamento dei servizi sanitari in montagna per dare un copertura ai cittadini e ai turisti (nel periodo giugno – settembre triplicano la popolazione di quell’ambito territoriale), mentre la scelta dell’AUSL del Frignano è stata la chiusura della Casa della Salute al pomeriggio ed al sabato mattina per evitare che rimanga sguarnita fino all’entrata in servizio della Guardia Medica alle ore 20.

Abbiamo più volte sostenuto che la Casa della Salute dell’Alto Frignano debba essere una occasione importante per migliorare l’offerta sanitaria sul territorio, ma dobbiamo registrare che i servizi offerti al cittadino sono rimasti pressochè gli stessi del precedente Poliambulatorio, mentre sarebbe importante fare partire dei percorsi di cura innovativi che tengano conto anche delle caratteristiche demografiche della popolazione che è fortemente invecchiata.

Già nel convegno organizzato a Fanano il 10 marzo 2016, come Cgil avevamo chiesto una implementazione dei servizi all’interno delle strutture con una maggiore copertura delle specialistiche ambulatoriali e una estensione del servizio dell’ambulatorio infermieristico.

Cosa che abbiamo riproposto nella nostra informazione inviata in data 7 maggio 2018.

Il 18 giugno,invece, all’ insaputa di tutti, compresi i Sindaci dei 3 comuni interessati, il servizio CUP passa da una apertura di 26 ore settimanali, strutturata su 6 gg con 2 aperture pomeridiane, ad un taglio delle aperture pomeridiane e del sabato.

Pur comprendendo le difficoltà organizzative, riteniamo che questo sia un segnale molto preoccupante per una popolazione che già deve sopportare il disagio di un forte isolamento dalle realtà metropolitane.

Chiediamo alle forze politiche di farsi promotrici di una interlocuzione con l’AUSL per riattivare il precedente orario del servizio CUP della Casa della Salute ed una estensione dei servizi sanitari, assicurando una risposta adeguata ai bisogni di salute di coloro che hanno deciso di vivere la propria vita e/o a chi trascorre alcuni, anche brevi, periodi in questi territori”.

(Cgil – Fp Cgil – Spi Cgil Frigano)
















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