E’ in calo del 4,4% il Pil agricolo nazionale. Lo dice l’Istat, che oggi ha reso noto i dati per l’anno 2017 sull’andamento del Pil (Prodotto interno lordo) e dell’occupazione nelle quattro macroaree (Nord-ovest, Nord-est, Centro e Mezzogiorno) in cui è convenzionalmente suddiviso il territorio nazionale.Un quadro che però vede l’Emilia-Romagna in controtendenza per crescita economica e occupazionale. Sulla base dei dati riportati nell’ultimo Rapporto sul sistema agroalimentare dell’Emilia-Romagna, frutto della collaborazione con Unioncamere ER, il valore della Produzione lorda vendibile (Plv) dell’agricoltura regionale ha compiuto un balzo in avanti del 6,6%, raggiungendo la cifra record di 4,8 miliardi di euro. Nel 2017 bene in Emilia-Romagna anche l’occupazione nei campi, che ha sfiorato le 80.000 unità (+5%), grazie soprattutto alla crescita della componente femminile (+12,6%) e del lavoro dipendente (+8%), contro una media nazionale che registra un calo dello 0,8%.
“L’agricoltura dell’Emilia-Romagna- sottolinea Caselli- ha proseguito nel 2017 nel suo percorso di crescita, nonostante le pesanti avversità climatiche – gelate primaverili e siccità estiva – che hanno penalizzato l’attività produttiva, riducendo le rese di molte colture. Segno che le politiche che abbiamo messo in campo stanno dando i risultati sperati. In particolare l’anno scorso abbiamo ottenuto dal Governo la dichiarazione dello stato di emergenza idrica per la siccità e questo ha consentito di mettere in campo misure straordinarie che hanno ridotto le perdite di produzione. Siamo fortemente impegnati nel sostegno all’innovazione, per il decollo degli strumenti di gestione delle crisi (fondi di mutualizzazione) e gli interventi di mitigazione dell’impatto negativo dei cambiamenti climatici. Così come stiamo dedicando ingenti risorse allo sviluppo del biologico – sono oramai 155 mila gli ettari coltivati in regione – e dell’agricoltura sostenibile e per l’affermazione dei prodotti di eccellenza Dop e Igp sui mercati esteri”.
Nel 2017 l’export agroalimentare regionale ha messo a segno una performance di tutto rispetto, con le vendite oltre confine che hanno superato complessivamente quota 6,2 miliardi di euro (+5,1%).