Il progetto Scuole Aperte si fa grande e coinvolge sempre più istituti in città. Partito nel 2012 con due scuole secondarie di primo grado, nell’estate 2018 il progetto coinvolge 8 scuole medie e 5 istituti superiori, che offriranno ai ragazzi dagli 11 ai 16 anni attività educative, culturali, sportive e ricreative organizzate dall’Istituzione Educazione e Scuola (IES) del Comune di Bologna, in stretta collaborazione con gli istituti stessi, i Quartieri e associazioni del territorio.
Il progetto è stato presentato questa mattina in conferenza stampa dalla vicesindaco Marilena Pillati insieme a Paolo Marcheselli, Presidente dell’Istituzione Educazione e Scuola, Giovanni Schiavone, Direttore Ufficio V ambito territoriale di Bologna dell’Ufficio Scolastico Regionale e da dirigenti e referenti delle scuole coinvolte.
Dal 18 giugno al 20 luglio IES realizzerà otto centri estivi presso gli istituti Comprensivi n. 1, 7, 11, 12, 13, 14, 15 e 18 nei quartieri Borgo Panigale-Reno, San Donato-San Vitale, Savena, Navile, Porto-Saragozza.
Inoltre da fine agosto all’apertura dell’anno scolastico si realizzerà una sperimentazione rivolta al biennio degli Istituti superiori Belluzzi-Fioravanti, Manfredi-Tanari, Aldrovandi-Rubbiani, Serpieri e Rosa Luxemburg.
IES investe nel progetto 125.300 euro a copertura parziale dei costi per il personale educativo supplementare, le pulizie, i materiali e i trasporti. Mette, inoltre, a disposizione il proprio personale educativo – 8 educatori professionali – per aiutare le scuole nella programmazione e nell’attuazione del progetto educativo.
Al bando per la programmazione dei laboratori all’interno delle singole scuole hanno risposto 19 soggetti (associazioni, cooperative sociali e singole professionalità), per un totale di 124 proposte. I Quartieri hanno contribuito ad attivare le associazioni costruendo la rete territoriale di supporto e curando in massima parte il servizio di integrazione per i ragazzi certificati.
Questo servizio estivo rappresenta un consolidato presidio a gestione pubblica rivolto a una fascia di età complessa, in un periodo nel quale, terminate le attività scolastiche, i ragazzi devono gestire il proprio tempo libero. La scuola aperta nel periodo estivo risponde infatti ai rischi di un’eccessiva permanenza in strada ovvero il possibile isolamento in casa. Al contempo l’ambiente scolastico, trasformato in centro di formazione e aggregazione, è valorizzato dalla presenza di docenti, educatori e volontari in stretta sinergia con il territorio e le sue espressioni associative.
I tratti distintivi della proposta sono la centralità della scuola anche nel tempo extracurricolare, le sede scolastiche aperte in estate, la ricchezza dell’offerta formativa, la valorizzazione e animazione culturale del territorio circostante, l’ampia programmazione di attività laboratoriali e ricreative, l’unione di diverse professionalità all’interno della medesima equipe di lavoro.