Conferma dei risultati ottenuti sui tempi di attesa, sia per le visite che per gli interventi; vaccini, screening oncologici, cure palliative e potenziamento della rete territoriale, soprattutto in Appennino e completamento degli investimenti strutturali e tecnologici sulla rete ospedaliera provinciale, al Policlinico e all’ospedale di Baggiovara. Sono solo alcuni degli obiettivi previsti nei bilanci 2018 dell’Ausl di Modena e l’Azienda ospedaliero universitaria di Modena, che comprende gli ospedali Policlinico e Baggiovara, approvati mercoledì 13 giugno dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena.
Nei bilanci sono previsti i fondi messi a disposizione nei giorni scorsi dalla Regione pari a un miliardo e 67 milioni di euro per l’Ausl di Modena, in linea con le risorse previste nel 2017, a cui si aggiungono oltre 47 milioni per l’Azienda ospedaliera di Modena, impegnata nel percorso di fusione, un progetto per il quale è confermato un finanziamento regionale specifico di 12 milioni euro.
«Confermiamo gli obiettivi – ha affermato Gian Carlo Muzzarelli, copresidente dell’organismo di governo della sanità modenese – che sono l’accelerazione della fusione dei due ospedali, lo sviluppo della rete provinciale e la valorizzazione delle tecnologie. I conti sono in ordine e la gestione si conferma efficiente. Tuttavia occorre aprire da subito una riflessione con la Regione e con il nuovo Governo, sul futuro della nostra sanità, su come mantenere e migliorare i risultati acquisiti. Servono, infatti, maggiori risorse perché lo scenario demografico sta mutando profondamente e occorre tenere conto del trend di invecchiamento della popolazione che impone una quota sempre maggiore di investimenti».
Concetti ripresi nella discussione anche da Maino Benatti, sindaco di Mirandola, per evidenziare la necessità di investire sulla rete ospedaliera dell’area nord, ospedale di Carpi compreso, da Maria Costi, sindaco di Formigine («occorre discutere con la Regione le prospettive di finanziamento e il progetto degli hospice») e Daniela Depietri, assessora alla Sanità del Comune di Carpi, che ha ripreso il tema dei finanziamenti, ricordando come «la fusione dei due ospedali modenesi dovrà liberare risorse da investire su tutto il territorio provinciale».
Gli obiettivi dell’ausl nel 2018: tempi di attesa, Case della salute, vaccini
Il bilancio dell’Ausl prevede, tra l’altro, il completamento della copertura vaccinale obbligatoria per infanzia e adolescenza, il rispetto dei tempi di attesa della specialistica ambulatoriale (mantenendo i già buoni risultati del 2017) e per gli interventi chirurgici, il contrasto alla violenza di genere, lo sviluppo delle cure palliative domiciliari, il potenziamento dei percorsi di cura per i pazienti con patologie croniche, il consolidamento della rete della emergenza territoriale soprattutto in Appennino, a partire dall’auto infermieristica dell’Alto Frignano e l’estensione delle superfici per l’elisoccorso.
Previsti l’inizio dei lavori della Casa della salute di Carpi, il completamento della prima Casa della salute di Modena, alle quali si aggiungono le azioni propedeutiche alla realizzazione della Casa della salute di Mirandola e di almeno altre quattro case della Salute nel territorio provinciale.
In bilancio anche un milione e 100 mila euro in più per il personale (oltre 219 milioni e 384 mila euro totali), allo scopo di applicare gli accordi fra Regione Emilia-Romagna e sindacati sulle stabilizzazioni: nel mese di giugno altri 76 dipendenti si aggiungono ai 56 già stabilizzati nel biennio scorso.
L’attenzione al contenimento dei costi consente di ridurre di tre milioni di euro la spesa farmaceutica in convenzione esterna.
Crescono da 70,3 a 71,7 milioni le risorse messe a disposizione dal Fondo regionale per la non autosufficienza.
Nel bilancio degli ospedali di Modena: completare la fusione, risonanza e sala ibrida
Per quanto riguarda il bilancio dell’Azienda ospedaliero universitaria di Modena che comprende il Policlinico e l’Ospedale civile di Baggiovara, l’obiettivo del 2018 è di proseguire nel percorso di integrazione dei due nosocomi, avviato nel 2016, dal quale sta nascendo una struttura con 1.108 posti e 2.978 dipendenti.
Tra gli investimenti previsti nel 2018 spiccano a Baggiovara la nuova risonanza magnetica 3tesla (costo di due milioni e 430 mila euro), la sala ibrida (due milioni e 200 mila euro, grazie soprattutto alla campagna di raccolta fondi che ha avuto un grande successo tra i cittadini) e la ristrutturazione delle camere ardenti.
Al Policlinico, invece, saranno completati entro il 2018 e all’inizio del 2019 buona parte dei lavori strutturali su cinque blocchi, mentre entro il 2020 saranno completati i lavori del nuovo edificio materno infantile.
(IMMAGINE D’ARCHIVIO)