Sabato 9 giugno, il servizio di pronta disponibilità di Arpae è intervenuto a seguito di segnalazione di un cittadino che lamentava la presenza di un forte odore di idrocarburi proveniente da un cantiere edile ubicato in Via Fiume a Mirandola. La situazione era nota fin dal pomeriggio del venerdì precedente alla segnalazione, poiché la Polizia Municipale di Mirandola, in contatto con i tecnici Arpae, aveva eseguito un primo sopralluogo recandosi sul posto. Da informazioni assunte dalla Polizia Municipale, il cantiere edile risulta in fallimento e inattivo da tempo.
A causa delle recenti forti piogge, nell’area di cantiere è affiorata una miscela di acqua mista ad idrocarburi, con ogni probabilità gasolio, al quale sono attribuibili le esalazioni percepite, ipoteticamente originata dalla tracimazione di una cisterna interrata non visibile.
La Polizia Municipale ha contattato la proprietà fallita che ha eseguito i primi interventi consistiti nella aspirazione, mediante autospurgo, del liquido presente sul terreno, stoccato poi in alcuni adeguati contenitori in attesa del relativo smaltimento.
Arpae è intervenuta sul posto sabato 9 giugno, insieme a Polizia Municipale, Vigili del fuoco, Comune e Ausl di Mirandola. I tecnici dell’Agenzia hanno eseguito alcuni rilievi per valutare l’intensità del fenomeno da un punto di vista odorigeno.
L’area interessata è inserita in un contesto prevalentemente residenziale, a ridosso del centro storico di Mirandola e, preso atto che l’abitazione del segnalante è risultata distante pochi metri dall’area di cantiere interessata dal problema, sono state eseguite misure di Composti Organici Volatili (COV) sia nell’area cortiliva della palazzina di Via San Martin Carano, ove si sono rilevati valori prossimi al limite di rilevabilità strumentale, sia nel punto più vicino all’area interessata dallo sversamento, rilevando invece valori medi di COV di 1,5 ppm con valori istantanei fino a 3,5 ppm. Al fine di verificare tali valori anche con strumentazione da laboratorio, si è inoltre proceduto a campionamenti di aria odorosa da analizzare in sede. Gli esiti delle analisi eseguite successivamente in laboratorio hanno confermato nel punto più vicino all’area interessata dallo sversamento, valori di COV di 2,0 mg/mc, congrui con quanto rilevato in campo; si segnala che il valore limite di esposizione professionale per vapori di gasolio TLV-TWA è pari a 100 mg/mc.
È stata avviata pertanto, sul cantiere in oggetto, la procedura di sito contaminato e sono stati realizzati ulteriori interventi di aspirazione della miscela liquida acqua/gasolio nonché una prima pulizia e scarificazione del terreno.
Sono tuttora in corso, in collaborazione con tutte le autorità intervenute, ulteriori accertamenti finalizzati all’esatta individuazione dell’origine della contaminazione e alle corrette procedure di bonifica che il responsabile dei luoghi è chiamato svolgere; sono previsti ulteriori interventi e sopralluoghi nei prossimi giorni.
Le informazioni inerenti alle attività svolte da Arpae sono state comunicate agli enti interessati (comune, AUSL, VVF) per le relative valutazioni di competenza.