L’indipendenza piena di avvocatura e magistratura come architrave dell’autonomia nell’amministrazione della giustizia. Questo, in estrema sintesi, il tema centrale dell’incontro organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Modena in collaborazione con il Consiglio Nazionale Forense dal titolo “Avvocatura e magistratura nella Costituzione”, in programma giovedì prossimo 14 giugno, dalle 15.30, presso la Camera di Commercio di Modena.
Si parlerà di quella che, se attuata, diventerebbe una vera e propria rivoluzione copernicana perché si trasformerebbe il potere giudiziario, in amministrazione della giustizia, inteso come servizio alla comunità e in particolare al cittadino grazie ad una piena e vera parità tra Avvocatura e Magistratura, con un pieno riconoscimento costituzionale della funzione dell’Avvocato.
“Solo apparentemente è un tema per addetti ai lavori, dato che ogni cittadino ha interesse ad avere una giustizia equa che consenta a chiunque di vedere tutelati i propri diritti con un giusto processo. Come categoria ogni giorno operiamo affinché questi principi fondanti trovino coerente applicazione, ma abbiamo al tempo stesso la convinzione che una consacrazione esplicita anche all’interno della Costituzione del ruolo dell’avvocatura renderebbe ancora più percepibile la nostra funzione di contrappeso nell’ambito dell’amministrazione della giustizia” ha sottolineato l’avvocato Daniela Dondi, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Modena.
A rendere ancora più interessante e qualificato l’incontro in programma per giovedì prossimo saranno i relatori Andrea Mascherin, Presidente Nazionale del Consiglio Forense, CNF, e Giovanni Canzio, Primo Presidente Emerito della Corte di Cassazione. Sono inoltre previsti gli interventi degli avvocati Rosa Capria, Consigliere Segretario CNF, Giuseppe Pacchioni, Vicepresidente CNF, e Celestina Tinelli, Consigliere CNF.
Sarà quindi un’occasione per parlare della Costituzione italiana, con particolare attenzione agli articoli che fissano i principi ai quali si deve ispirare l’amministrazione della giustizia, e della proposta del Consiglio Nazionale Forense che chiede di inserire un esplicito riferimento all’Avvocatura all’interno della carta costituzionale per dare piena attuazione alla parità tra l’esercizio della professione di avvocato e quella di magistrato.