Un’area industriale inserita nel contesto urbano che si presenta pienamente occupata con un numero minimo di capannoni industriali non utilizzati. Enea, nell’ambito del progetto Roveri Smart Village, ha realizzato una mappatura geografica (GIS) che evidenzia come siano 13 su 1048 i capannoni liberi di almeno mille metri quadri. La mappatura è stata realizzata con l’obiettivo di comprendere l’attuale struttura imprenditoriale e supportare i futuri progetti ed interventi.
Il Sindaco Virginio Merola e l’assessore Marco Lombardo hanno incontrato la comunità delle aziende delle Roveri alla Fondazione Fashion Research Italy per parlare del futuro di questa parte di città dove sono attive oltre 800 imprese e negli ultimi anni si sono insediate diverse imprese culturali e creativi, la mappatura Enea ne individua il 4% del totale. Particolarmente importante è la presenza di aziende con livelli di eccellenza unici su scala nazionale in tema di efficienza energetica e sostenibilità.
Sindaco e assessore, assieme a rappresentanti di Cna, Confindustria e Enea, hanno visitato tre aziende: la tipolitografia Casma che ha realizzato negli ultimi anni importanti investimenti dal punto di vista ambientale (utilizzo di inchiostri a zero impatto, un sistema di alimentazione e consumo energetico elettrico/ fotovoltaico e supporti cartacei certificati), la ICA macchine automatiche, azienda a conduzione familiare attiva da più di 50 anni e la Bastelli, azienda che produce marmitte e ha saputo reinventarsi dopo una crisi molto pesante e sta attuando importanti lavori di riqualificazione energetica sul proprio capannone. Le tre aziende costituiscono una testimonianza importante del processo in atto nell’area Roveri, di quello autogestito dalle aziende e di come si possa ulteriormente sviluppare, grazie alla cabina di regia del Roveri Smart Village coordinata dall’assessore Lombardo.
“Le Roveri sono una realtà unica ed è necessario diffondere questa consapevolezza – ha detto il Sindaco Merola – vogliamo dare gambe a questo progetto assieme a tutta la comunità delle aziende che sono presenti e che ci faranno presente come possiamo agire assieme”
“Attraverso questa cabina di regia, insieme all’assessora all’Urbanistica, ci proponiamo di governare una transizione industriale finora affidata allo spontaneismo dei privati – ha spiegato l’assessore Lombardo – Per questo, nel contesto dell’adeguamento alla nuova legge urbanistica regionale, intendiamo valutare come incentivare i cambi d’uso a fronte di impegni sull’efficientamento energetico, sulle misure antisismiche e sulla bonifica dell’amianto. In quest’area che vorremo si caratterizzasse come un distretto di transizione industriale ci sono sicuramente temi di sicurezza e mobilità che affronteremo con specifici tavoli tematici all’interno della cabina di regia, ma vorrei che i cittadini sapessero che l’area Roveri è viva e vivace: certo, ci sono difficoltà ma è un’area tutt’altro che degradata”.
La Cna di Bologna era rappresentata da Mauro Aleotti, titolare dell’azienda di produzione hi-tec Eostech e dal presidente dell’Unione Produzione Cna Bologna. Aleotti ha sottolineato il sostegno di Cna all’azione della cabina di regia con l’obiettivo di promuovere le imprese con produzioni green e smart e col riconoscimento di politiche di vantaggio per le imprese che investono in riqualificazione energetica ed edilizia, col favorire attraverso adeguate leve fiscali e incentivi i reinsediamenti produttivi nell’area, migliorando la cura e la manutenzione dell’area e dotandola di servizi aggiuntivi di mobilità.
“Cna Bologna si è sempre impegnata per riqualificare un distretto economico strategico non solo per Bologna – ha poi ribadito Cinzia Barbieri, Direttore generale Cna Bologna -. Un distretto ricco di imprese industriali e artigianali, una comunità che chiede spazi adeguati alle loro attività e che vuole essere attrattivo anche per nuove giovani imprese”.
Confindustria Emilia Area Centro è stata invece rappresentata da Giovanni Micaglio, Amministratore Delegato della sede italiana di Kaeser Compressori, che ha sottolineato l’importanza del progetto “Roveri Smart Village”, che mira non solo a mettere a fuoco gli aspetti di efficienza energetica delle singole aziende, ma anche a ragionare su scala di insediamento industriale attraverso un processo “bottom up” che potrebbe avere come esito lo scambio di energia tra le aziende dell’insediamento.
“Attraverso la creazione di centralità urbane, come la Fondazione Fashion Research Italy e altre realtà smart, il progetto ‘Roveri Smart Village’ non punta solo alla riqualificazione del più importante insediamento industriale del Comune di Bologna, ma anche a far divenire un insediamento mono funzione un vero e proprio nuovo quartiere urbano, ricco di un mix tra attività produttive, di servizio, commerciali, creative e anche di residenze esistenti. Questo sarebbe un grande risultato, perché si chiuderebbe l’epoca dei pezzi di città specializzati e segregati l’uno dall’altro che l’urbanistica moderna, non a Bologna, ma in altre parti del Paese, ha determinato”, ha dichiarato il Direttore Generale di Confindustria Emilia Area Centro, Tiziana Ferrari.