Continuano gli investimenti della Regione per potenziare il sistema sanitario dell’Emilia-Romagna. Si tratta, in questo caso, di stabilizzazioni di personale della dirigenza, soprattutto medica. Una nuova tappa del processo di uscita dal precariato nell’ambito della sanità pubblica emiliano-romagnola.
Nel 2018 sono previste 393 nuove stabilizzazioni di dirigenti sanitari, di cui 329 medici, operanti all’interno delle Aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale.
Sul totale, 233 (di cui 169 dirigenti medici)verranno stabilizzati in base al decreto Madia: è quanto prevede il protocollo siglato dalla Regione con i sindacati della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria e presentato oggi a Bologna, nella sede dell’Ente in viale Aldo Moro.
Da sottolineare il fatto che nella dirigenza sanitaria la copertura del turn over nel 2017 è stata del 115% (il 121% per i dirigenti medici) e che, più in generale, negli ultimi due anni (2016-2017) nel sistema sanitario dell’Emilia-Romagna sono state assunte complessivamente a tempo indeterminato quasi 5mila persone. Per l’esattezza, 4.969: 1.186 dirigenti e 3.783 non dirigenti, quindi infermieri, operatori sanitari, tecnici, amministrativi. Di queste, 1.470 sono stabilizzazioni: 646 dirigenti e 824 non dirigenti.
A illustrate alla stampa contenuti, numeri e tempi della nuova intesa sulla dirigenza sanitaria sono stati il presidente, Stefano Bonaccini, l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e la direttricegenerale Cura della persona, salute e welfare, Kyriakoula Petropulacos.
“Si tratta, ancora una volta, di numeri importanti- ha sottolineato Bonaccini- che confermano il nostro impegno per combattere il precariato e favorire una piena e buona, occupazione. Finora, tra nuove assunzioni, copertura del turn over e stabilizzazioni, sono stati inseriti negli ospedali, nelle strutture e nei servizi di tutto il territorio regionale, da Piacenza a Rimini, oltre 5mila persone tra professionisti, infermieri, ostetriche e tecnici. Numeri straordinari, che hanno richiesto uno sforzo economico importante: parliamo, per il solo 2017, di oltre 22 milioni di euro. Ma siamo sempre stati fermamente convinti- ha ribadito Bonaccini- della necessità di investire sulle persone, per dare a chi lavora certezza del proprio futuro e alzare ulteriormente l’asticella della qualità dei servizi ai cittadini”
“Non solo non vogliamo disperdere, ma al contrario vogliamo fare tesoro del patrimonio di competenze e conoscenze accumulate in anni di lavoro da tanti professionisti del nostro sistema sanitario- ha affermato Venturi-. Se possiamo vantare una sanità d’eccellenza è indubbiamente anche merito di queste persone, della loro professionalità e della capacità di gestire situazioni di estrema complessità. Con convinzione, quindi- ha aggiunto l’assessore- continuiamo ad investire, basti pensare che lo scorso anno la copertura del turn over garantita per i profili dirigenziali ha superato il 100%”.
Assunzioni e stabilizzazioni di dirigenti in sanità
Nel biennio 2016-2017, in Emilia-Romagna sono stati assunti complessivamente a tempo indeterminato 1.186 dirigenti sanitari, di cui 1.060 medici.
Per 646 persone (579 medici) si è trattato di stabilizzazioni. Per il 2018 sono in arrivo altre 393 stabilizzazioni di dirigenti sanitari (329 medici), di cui 233 avvengono sulla base del decreto Madia e sono oggetto del protocollo appena siglato.
Alla fine di quest’anno, dunque, le stabilizzazioni dei dirigenti sanitari del triennio 2016-2017-2018 avranno superato quota mille (1.039, per l’esattezza, di cui 908 medici). Significativa la copertura del turn over della dirigenza sanitaria: per il 2017 è stata del 115% (di cui 121% per i dirigenti medici).
Complessivamente, dal 2015 al 2017, i dirigenti sanitari dell’Emilia-Romagna sono aumentati, passando da 10.875 (di cui 9.035 medici) a 11.180 (9.293 medici).
Per quanto riguarda le stabilizzazioni del comparto, sono state 1.675 nel triennio 2016-2018: 335 nel 2016, 489 nel 2017 e 851 previste nel 2018.
Cosa prevede il protocollo siglato con i sindacati
Le Aziende e gli enti del Servizio sanitario regionale stanno definendo per il triennio 2018-2020 un piano di interventi straordinari per il superamento del precariato e la valorizzazione dell’esperienza professionale, attraverso il ricorso, in via prioritaria, alle procedure di assunzioni speciali regolamentate dall’articolo 20 del decreto Madia, in particolare dal comma 1 (assunzione a tempo indeterminato del personale con contratto di lavoro a tempo determinato in possesso di una serie di requisiti stabiliti).
Per quanto riguarda, invece, le procedure di assunzione disciplinate dal comma 2 (che consente di bandire procedure concorsuali riservate, in quantità non superiore al 50% dei posti disponibili, a garanzia dell’adeguato accesso dall’esterno), potranno essere implementate coerentemente con i contenuti del Piano triennale dei fabbisogni per il triennio 2018-2020.
Aziende sanitarie ed enti del Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna devono operare una ricognizione del personale potenzialmente interessato alla partecipazione alle procedure di stabilizzazione.
Il protocollo prevede anche l’istituzione di un Osservatorio regionale bilaterale, che dovrà valutare congiuntamente l’evoluzione del quadro normativo e interpretativo, definire le necessarie integrazioni e monitorare l’implementazione delle politiche aziendali in materia.
I numeri delle assunzioni complessive in sanità (dirigenti e non)
Negli ultimi due anni (2016-2017), nel sistema sanitario dell’Emilia-Romagna sono state assunte complessivamente a tempo indeterminato 4.969 persone: 1.186 dirigenti e 3.783 non dirigenti. Di queste, 1.470 sono stabilizzazioni: 646 dirigenti e 824 non dirigenti.
Per il 2018 sono in arrivo, oltre alle 393 stabilizzazioni dei dirigenti sanitari, 851 non dirigenti (478 nel settore sanitario, di cui 302 infermieri, 339 tecnici e 34 amministrativi), a seguito dell’accordo firmato a fine dicembre 2017, per un totale complessivo di 1.244.
Alla fine dell’anno, dunque, le stabilizzazioni nel triennio 2016-2018 saranno 1.675 non dirigenti, e 1.039 tra i dirigenti, per un totale di 2.714 unità di personale.