Sono andati a monitorare di persona lo stato di avanzamento lavori dell’intervento di recupero della sede storica di via Saragozza del Liceo socio-psico-pedagogico e musicale Carlo Sigonio.
Nella giornata di venerdì 1 giugno, infatti, i rappresentanti di studenti e insegnanti, e i vertici dell’Istituto, insieme al sindaco Gian Carlo Muzzarelli, al vicesindaco e assessore alla Scuola Giampietro Cavazza e all’assessore ai Lavori pubblici Giulio Guerzoni, hanno effettuato un sopralluogo all’interno del cantiere, accompagnati da tecnici comunali e dell’azienda Pessina costruzioni spa che sta effettuando i lavori.
L’intervento in corso, per un valore complessivo di 9 milioni di euro e termine previsto per il mese di febbraio 2020, è volto al restauro, alla riparazione e miglioramenti sismici e alla rifunzionalizzazione del complesso scolastico del Sigonio.
Nel corso del sopralluogo, hanno potuto verificare i lavori effettuati, in questa fase prevalentemente di demolizione e consolidamento ai piani terra e primo, e gli elementi emersi nel corso dell’intervento, come ad esempio al piano terra tra il futuro auditorium e il corridoio laterale a sud una nicchia con una pittura raffigurante il cielo stellato con una croce, che sarà sottoposta, nei prossimi giorni, all’attenzione della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici Emilia Romagna.
I lavori effettuati fino a ora hanno riguardato, in particolare, la demolizione o asportazione delle pavimentazioni, che ha fatto rinvenire la presenza di più strati di pavimentazione e un pozzo in un’aula della zona est del complesso, che probabilmente verrà chiuso in quanto ritenuto privo di rilevanza storico-culturale; la demolizione di alcuni solai tra il piano terra e il primo, che verranno ricostruiti con materiali e tecniche simili ai precedenti; la demolizione e ricostruzione delle murature in mattoni e sono state rafforzate quelle conservate. Oggetto di consolidamento strutturale anche le volte a botte al primo piano, dove sono tra l’altro state ancorate reti metalliche di rinforzo. L’intervento di recupero dell’edificio consentirà inoltre la completa bonifica dall’amianto presente nell’edificio: dopo apposite indagini di laboratorio, nelle prossime settimane una azienda specializzata provvederà ad asportare tutti i materiali relativi a pavimentazioni, tubature, caldane in cui è stato rilevato.
La superficie complessiva su cui si interviene è di 7.400 metri quadri, recuperando anche aree dell’edificio non utilizzate da parecchi anni, con circa 4 mila metri quadri di spazi all’aperto, tra cui un cortile di 3.324 metri quadri, il chiostro e i giardini interni.
L’intervento consentirà di mettere a disposizione della scuola nella sede storica di via Saragozza, che non avrà più bisogno di succursali come in passato, 40 aule di vario tipo, per ospitare classi, piccoli gruppi e attività di sostegno; un auditorium con 160 posti; una biblioteca collocata in una delle ali più antiche dell’ex convento Corpus Domini; alcune aule speciali, come quelle di musica o di tecnologie musicali, la sala prove da 60-70 elementi, quella dedicata alle percussioni o quelle attrezzate per lo studio singolo dei vari strumenti. La dotazione della scuola è completata da uno spazio ristoro che condurrà anche all’edificio già utilizzato come palestra per la ginnastica, con annessi spogliatoi e accesso anche da via Caselle, mentre un’altra palestra, di tipo agonistico, sarà realizzata nel comparto dell’ex Amcm. Al piano superiore della palestra scolastica troverà posto il Museo della scuola, con materiali storici e didattici d’archivio.
NELLA STRUTTURA ANCHE SPAZI PER NUOVE FUNZIONI
Nell’intervento in corso al liceo Sigonio le operazioni di tipo strutturale si integrano con quelle di rifunzionalizzazione: sono previsti, infatti, lavori di riparazione e miglioramento sismico, di restauro dell’intero complesso scolastico (che oltre all’edificio vero e proprio comprende un chiostro, cortili, cavedi interni e un grande spazio esterno oggi solo in parte a verde), ma anche attività per inserire nuove funzioni nella struttura, con la realizzazione, ad esempio, di aule dedicate allo studio di strumenti musicali o dello stesso auditorium, che necessitano di particolari requisiti in tema di miglioramento e isolamento acustico.
L’edificio, inoltre, viene dotato di tre ascensori e, nelle scale interne, per consentire la completa rimozione delle barriere architettoniche, di pedane elevatrici a compasso utilizzate frequentemente negli edifici sottoposti a restauro per non alterare i livelli storici.
Nell’intervento si presta, comunque, massima attenzione alle peculiarità specifiche dell’edificio che, sorto nel XVI secolo come struttura conventuale, da fine ‘800 ha avuto destinazione previdenziale e scolastica.
L’edificio, infatti si presenta come aggregato di parti diverse per origine e stato manutentivo e l’intervento ha come finalità e metodologia il restauro del complesso edilizio, con la conservazione delle architetture, delle disposizioni d’insieme, dell’aspetto e, per quanto possibile, delle finiture. Per questo, sono state effettuate una dettagliata ricerca storica e un’indagine stratigrafica, quest’ultima volta a individuare materiali e colori antichi, che verranno ripristinati in accordo con la Soprintendenza.
Alcuni interventi, inoltre, consentiranno di liberare la facciata realizzata negli anni Trenta, mentre gli inserimenti di nuovi e necessari elementi non incideranno sui prospetti esterni: la scala di emergenza prevista dalla normativa antincendio, per esempio, sarà collocata internamente nella parte a nord dell’edificio.
Alcuni laboratori vengono ricavati in spazi all’interno del comparto San Paolo, da poco ristrutturato e collegato al Sigonio attraverso una grande apertura presente tra i rispettivi giardini.