“Solo la malafede e la ormai irrefrenabile ansia di manifestare una diversità e una sorta di superiorità culturale, possono aver indotto il consigliere Antonio Zanoli a dire le vergognose parole che ha rivolto agli estensori di un ordine del giorno fra i più innocui, che voleva valorizzare e tutelare la tradizione culturale e dialettale cittadina proprio cercando di ribaltare l’uso che nel recente passato ne è stato fatto come segno di divisione culturale”, afferma il consigliere pd Gino Venturelli.
“Nel testo è ben specificato che l’idea di un impegno alla giunta per aiutare e valorizzare la diffusione di iniziative rivolte alle tradizioni e agli idiomi locali, del resto apprezzate e richieste dalla cittadinanza, vuole e deve avere un obiettivo di inclusione. Inserirsi in una comunità con centinaia di anni di storia da parte di ospiti di tante nazionalità che progressivamente stanno arricchendo la nostra città, significa portare i propri valori e le proprie specificità ma anche inserirsi nel contesto in cui si viene a insediarsi. Credo che gli stessi cittadini arrivati da lontano abbiano interesse e probabilmente voglia di conoscere qualcosa di più della comunità di cui sono entrati a far parte. La contaminazione ovviamente avviene nei due sensi, non ci sarebbe neanche bisogno di specificarlo se non fosse per la strumentale sparata di Zanoli”.
“Tutto questo era molto chiaramente specificato nell’ordine del giorno – continua Gino Venturelli -. Il consigliere Zanoli ne ha approfittato per marcare una volta di più la sua presunta differenza in un’ottica di sinistra, che a livelli tanto integralisti forse sono anche orgoglioso di non rappresentare. Fa più specie la non partecipazione al voto e l’abbandono dell’aula da parte di diversi altri consiglieri del Partito Democratico, evidentemente ancora una volta interessati più a dividere il partito, offrendo sostegno a chi lo ha lasciato rivolgendogli anche apprezzamenti tutt’altro che lusinghieri, piuttosto che a coloro che ne hanno sempre e convintamente fatto parte e che ritengono anche in quest’occasione di averne rispettato i principi e i valori.
Un bel segno di ulteriore divisione, se non ne fossero arrivati abbastanza dalla sconfortante assemblea nazionale” conclude il consigliere pd.