Dall’Educazione stradale, in cui agenti della Municipale di Modena hanno un’esperienza trentennale, all’Educazione alla legalità che, pur mantenendo la connotazione tecnica, ha elaborato nuove metodologie e strategie didattiche in grado di favorire l’apprendimento da parte degli studenti.
Il nuovo approccio che la Polizia municipale modenese ha iniziato ad usare sei anni fa con gli allievi delle Marconi è stato poi gradualmente esteso fino a coinvolgere, durante l’anno scolastico che sta per concludersi, gli studenti di tutte le scuole superiori di primo grado della città. Uno sforzo significativo che ha visto impegnati diversi operatori del Corpo in 11 le scuole medie: Marconi, Paoli, Cavour, Lanfranco, Sacro Cuore, Ferraris, Guidotti, San Carlo, Carducci, Calvino e Sola; coinvolgendo oltre 4.300 studenti.
“La finalità degli incontri – spiegano dalla Municipale – è far cogliere ai ragazzi l’importanza del rispetto delle regole negli spazi pubblici che frequentano, come la scuola, il parco o la strada, rendendoli consapevoli delle conseguenze dei loro comportamenti e mettendoli al corrente del fatto che crescendo dovranno anche farsi carico di tali conseguenze”.
Nelle classi prime si parte ancora dall’educazione stradale, anche se cambia l’approccio. Agli alunni viene somministrato un questionario con domande sui i mezzi utilizzati nel tragitto casa-scuola e sulle problematiche durante il percorso, come problemi di viabilità, mancanza di rispetto delle regole o presenza di persone moleste. Nell’incontro in classe si analizzano i risultati del questionario evidenziando le principali regole da rispettare, con riferimento ad articoli del Codice della Strada e del Regolamento Comunale di Polizia Urbana, con particolare riguardo alla tutela della sicurezza propria e altrui, al rispetto reciproco, dell’ambiente e delle strutture che i ragazzi usano.
Alle Marconi si fatto un ulteriore passo avanti: i ragazzi accompagnati dalla Municipale sono usciti dalla scuola per recarsi al comparto RNord e hanno intervistato passanti, esercenti e rappresentanti di attività e associazioni in zona.
Gli incontri nelle classi seconde sono invece focalizzati su bullismo, cyberbullismo e reati minori. Partendo da fatti di cronaca che coinvolgono adolescenti, vengono evidenziati comportamenti che contrastano con la legge o la morale e in cui i ragazzi spesso incorrono frequentando la rete o i luoghi pubblici. Attraverso il laboratorio di gruppo gli studenti analizzano diverse situazioni, ci riflettono, ne discutono insieme e si confronto su quanto emerso.
Infine, nelle classi terze gli agenti della Municipale introducono il concetto di reato e responsabilità penale. Agli alunni viene somministrato singolarmente un questionario con esempi di situazioni a loro molto vicine che devono classificare in scherzo, litigio, bullismo, reato e successivamente si correggono insieme le risposte. Vengono così presentati i reati più comunemente commessi dai minori e spiegata la distinzione tra responsabilità civile, amministrativa e penale con particolare riferimento ai quattordicenni.
Durante il 158° anniversario della fondazione del Corpo di Polizia Municipale di Modena un attestato molto particolare “per il contributo al progetto Itinerari didattici: Educazione alla Legalità” è stato consegnato dal comandante Franco Chiari alle scuole Lanfranco. A ritirarlo sono andati gli studenti della classe 1 F accompagnati dalla professoressa Alessandra Iotti e dalla dirigente scolastica Vita Venusia.
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Foto: i ragazzi delle Lanfranco ricevono l’attestato dalla PM