Il 13 marzo 1987, 31 anni or sono, al Policlinico di Modena venne istallata, per la prima volta in un ospedale pubblico, la Risonanza Magnetica da 1,5 tesla, acquistata e donata da Enzo Ferrari. Quella donazione permise alla Sanità Modenese di dotarsi di un’apparecchiatura che era, per l’epoca, il massimo disponibile, tanto da consentirle di diventare un punto di riferimento nazionale per la Neuroradiologia – che mosse i sui primi passi a Modena proprio grazie alla Donazione Ferrari – e, di conseguenza, per tutte le Neuroscienze.
Oggi come allora, la donazione dell’Ing. Piero Ferrari e della Ferrari contribuisce a potenziare la tecnologia a disposizione della Sanità della Provincia di Modena, questa volta insieme a BPER Banca e da UNIMORE. Grazie a questo sforzo congiunto l’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena ha potuto acquisire una nuova Risonanza Magnetica da 3 tesla per l’Ospedale Civile di Baggiovara.
L’investimento complessivo, comprensivo di IVA, – tenendo conto del costo dell’apparecchiatura, dei lavori edilizi e degli oneri finanziari, cioè gli interessi legati alla rateazione di una parte dell’investimento aziendale – sfiora i 2 milioni e mezzo di euro.
La Famiglia Ferrari ha contribuito, con 300.000 mila euro, la Ferrari S.p.A. con altri 300.000 euro. La BPER Banca ha partecipato con 300.000. A questa gara di solidarietà si è aggiunto il contributo di UNIMORE per la ricerca (350.000 euro) tramite un finanziamento dedicato del MIUR. L’AOU di Modena contribuirà con oltre 1 milione di euro tra impianti e lavori edilizi.
La Gara per l’acquisizione della Risonanza Magnetica 3 Tesla è in corso e l’inaugurazione è prevista entro la fine di dicembre 2018. La nuova RM 3 tesla sostituisce quella attualmente situata nella Struttura Complessa di Neuroradiologia dell’Ospedale Civile, diretta dal dottor Stefano Vallone che era stata installata nel 2003 nella vecchia sede del reparto, al Policlinico di Modena e che per l’epoca era una vera novità, la prima in Italia e una delle prime 25 al mondo. Nel novembre 2006 la Neuroradiologia, insieme alla Neurologia e alla Neurochirurgia, venne trasferita con tutte le apparecchiature all’Ospedale Civile dove si trova oggi.
La nuova apparecchiatura verrà utilizzata in Neuroradiologia per la diagnosi e il monitoraggio di patologie neurodegenerative (come le demenze e la sclerosi laterale amiotrofica) e supporterà anche discipline come l’Oncologia, l’Urologia e la Chirurgia Cardio-Vascolare, nell’ambito della gestione unica dei due ospedali.
L’apparecchiatura acquistata avrà il “tunnel” (gantry) dove passa il lettino largo 70 cm che assicura un notevole comfort per il paziente riducendo notevolmente i problemi legati alla claustrofobia, rispetto all’attuale apparecchiatura che ha un gantry di 60 cm.
La Nuova Risonanza Magnetica 3 Tesla
La Risonanza Magnetica è una tecnica di indagine sulla materia principalmente basata sulla interazione con i protoni degli atomi di idrogeno, presenti in elevate quantità nel corpo umano sottoposti ad un campo magnetico (del quale tesla è, appunto, l’unità di misura) applicato con determinate caratteristiche e sequenze di eccitazione.
L’apparecchiatura per Risonanza Magnetica in campo medico è usata prevalentemente a scopi diagnostici, per ottenere immagini anatomiche ma anche funzionali di tipo bi-tridimensionale. Un elevato valore del campo magnetico statico (3 Testa in questo caso), abbinato alla capacità di acquisire in contemporanea più segnali, consente di ottenere una maggiore precisione negli esami e aumentare la capacità diagnostica grazie alla possibilità di discriminare maggiormente le risposte dei diversi tipi di tessuti, non apprezzabile in apparecchiature con campi magnetici inferiori o altre tecniche per l’imaging radiologico.
Una macchina a 3 Tesla di recente concezione in particolare possiede caratteristiche hardware e di elaborazione dei segnali particolarmente performanti rispetto al passato e tali da consentire di effettuare studi avanzati degli esami acquisiti sia in campo clinico che di ricerca. Essa, inoltre, assicura l’esecuzione dell’esame in tempi relativamente brevi.
“La nuova apparecchiatura – ha spiegato il prof. Pietro Torricelli, Direttore del Dipartimento Integrato di Diagnostica per Immagini – è uno strumento insostituibile per indagare e studiare la relazione tra l’attività di determinate aree cerebrali e le loro specifiche funzioni. Essa, soprattutto, ci consentirà una diagnosi più precoce ed accurata di molte malattie del sistema nervoso centrale in particolare di alcune forme di demenza, della sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e dell’epilessia. La nuova apparecchiatura, inoltre, consentirà di migliorare l’accuratezza diagnostica nella valutazione di molte patologie del cuore, dell’apparato urogenitale, in particolare nella diagnosi, stadiazione e monitoraggio del carcinoma della prostata, ed epatobiliare.”
Come, detto, uno dei principali utilizzi dell’apparecchiatura sarà quello legato alle Neuroscienze. “Grazie alla nuova 3 Tesla – ha commentato il dottor Stefano Vallone, Direttore della Struttura Complessa di Neuroradiologia – potremo valutare con maggior precisione la funzione di specifiche aree cerebrali, ad esempio motoria, sensitiva e di controllo del linguaggio. Queste in formazioni sono utili non solo nel campo della ricerca ma hanno anche un’applicazione pratica per salvaguardare queste aree in caso di intervento chirurgico. Importanti sono i campi di applicazione relativi all’integrità del midollo spinale, fondamentale in un ospedale dell’emergenza come quello di Baggiovara. Potremo poi supportare il percorso pre-operatorio e intra-operatorio della Neurochirurgia e il relativo follow-up del paziente”.
La ricerca
La disponibilità di una nuova apparecchiatura RM 3T, tecnologicamente avanzata ed integrata delle più aggiornate applicazioni, è il presupposto irrinunciabile per unire l’attività di diagnostica a quella di ricerca clinica.
In ambito neurologico, essa è fondamentale per lo studio della localizzazione in vivo delle aree motorie e linguistiche nei pazienti con tumori cerebrali candidati all’intervento di resezione chirurgica. Ancora, sono, da segnalare gli studi per migliorare l’accuratezza e la tempistica della diagnosi in pazienti con epilessie temporali resistenti alla terapia medica al fine di migliorare l’inquadramento e l’iter terapeutico. Infine, sono importanti gli studi sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica. In ambito uro-oncologico, spiccano gli studi sulla diagnosi e stadiazione del carcinoma prostatico, in particolare alla luce della sua integrazione nella pratica clinica con i moderni sistema di biopsie stereotassiche mirate (BiopSee) e quelli sulla valutazione dei risultati oncologici ottenuti con la chirurgia robotica nei pazienti con stadiazione RM pre-operatoria.
La parola ai relatori
“Le tecnologie in sanità – ha ricordato Ivan Trenti, Direttore Generale dell’AOU di Modena – evolvono ad un ritmo sempre più veloce e solo grandi investimenti permettono di rimanere al passo con i tempi. Come Direzione aziendale dobbiamo garantire le migliori tecnologie in quanto l’expertise dei nostri professionisti è in grado di assicurarne l’utilizzo nelle modalità più appropriate. In sintesi, come in formula uno, oltre alla auto vincente, come sono le Ferrari, abbiamo i “piloti” per poterla guidare al meglio, garantendo così ai nostri pazienti diagnosi e terapie sempre più efficaci. Il progetto finalizzato all’acquisto della Risonanza magnetica 3 tesla di nuovissima generazione servirà sia per scopi diagnostici, sia per programmi di ricerca ed è tra le più evolute in commercio al giorno d’oggi, esattamente come la 1,5 tesla della Donazione Ferrari lo era trent’anni fa”.
“Lo sforzo dell’Ateneo a sostegno dell’acquisto di questa apparecchiatura – ha sottolineato il Magnifico Rettore Angelo O. Andrisano – fa seguito al contributo straordinario concesso dal MIUR in favore del Dipartimento universitario di Scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze, diretto dal prof. Carlo Adolfo Porro, incluso dal Ministero tra le 180 strutture di eccellenza della ricerca nazionale. Ancora una volta dunque si dimostra l’imprescindibile nesso che esiste tra ricerca, strumentazione e risultati clinico-assistenziali. Sono elementi che devono marciare di pari passo per consentire al sistema sanitario di evolversi e migliorare le sue prestazioni a vantaggio dei malati. Questa apparecchiatura di nuova concezione porterà indubbi benefici, di cui potrà giovarsi tanto la ricerca universitaria che l’assistenza medico-sanitaria”.
“Una banca che si caratterizza come punto di riferimento dei territori serviti – ha affermato l’Amministratore delegato di BPER Banca Alessandro Vandelli – ha tra i suoi compiti quello di essere concretamente a fianco di chi manifesta esigenze condivise e propone progetti socialmente utili. È una precisa scelta di responsabilità sociale d’impresa, coerente con i valori a cui si ispira da sempre il nostro istituto. Da qui nasce la decisione di sostenere, in ambito sanitario, realtà che sono veri punti di riferimento sia nella nostra provincia, sia nelle molte altre zone in cui operiamo sul territorio nazionale. Siamo quindi particolarmente soddisfatti di avere contribuito all’acquisizione, da parte dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, di un avanzato sistema di risonanza magnetica a 3T, di cui solo pochissimi centri in Italia sono dotati. Si tratta di uno strumento che permetterà diagnosi precoci molto più accurate, con importanti benefici per i pazienti e per tutta la collettività”.
“Ferrari – ha precisato Stefano Lai, Direttore della Comunicazione della Ferrari – pur essendo ormai un brand internazionale, è fortemente legata al territorio. Maranello e Modena sono i luoghi in cui la Ferrari è nata dove continua a crescere. Di conseguenza è per noi naturale essere al fianco delle strutture come l’Ospedale di Modena e poter contribuire al benessere dei cittadini”.
“E’ per me motivo di grande orgoglio – ha aggiunto Piero Ferrari – poter contribuire oggi all’acquisto di questa nuova apparecchiatura come fece già allora mio padre. L’attenzione a chi è ti è vicino e la capacità di saper dare senza chiedere niente in cambio sono stati insegnamenti costanti di mio padre, un uomo generoso anche se la sua generosità era un tratto molto privato che abbiamo potuto vedere noi familiari oltre alle tante persone che lui ha aiutato”.
“Ringrazio chi con generosità ha consentito di tagliare anche questo traguardo – si è complimentato Gian Carlo Muzzarelli, Presidente della CTSS e Sindaco di Modena – Il nostro obiettivo è l’incessante qualificazione e modernizzazione della sanità modenese, a vantaggio dei pazienti e di tutti i cittadini, che devono sapere di contare su strutture efficienti, tecnologie moderne e professionisti sempre aggiornati. E’ un momento chiave per la sanità modenese: sono in corso investimenti rilevanti in tutti gli Ospedali della rete provinciale, stanno nascendo le nuove Case della Salute, il servizio di elisoccorso è sempre più capillare, e il nuovo Polo Ospedaliero che sta nascendo diventerà un punto di riferimento di rilievo nazionale. La nuova apparecchiatura per la Risonanza Magnetica consentirà di raggiungere traguardi importanti, a livello di accuratezza e precisione della diagnosi, ed è quindi una tappa decisiva di questo percorso di qualificazione”.
“Se la sanità dell’Emilia-Romagna rappresenta un’eccellenza a livello nazionale e internazionale è anche perché il suo Dna pubblico e universalistico è radicato nella capacità di saper “guardare lontano” di imprenditori, aziende e realtà economiche, realtà che mettono la loro lungimiranza e generosità al servizio della collettività e della crescita della società regionale – ha precisato Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia – Romagna – E’ in questi casi che il sentire comune diventa impegno per la comunità locale, esprimendo ciò che siamo: una terra di valori forti e condivisi, aperta e solidale. Una spinta cui si associa l’impegno per la ricerca dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dove, così come in tutto il sistema sanitario regionale, operano professionisti e ricercatori di grandissima valenza. Come Regione stiamo continuando ad investire per rafforzare e innovare costantemente la sanità dell’Emilia-Romagna. Mi riferisco, ad esempio, all’edilizia sanitaria, agli strumenti di cura e diagnostica, al personale – con nuove assunzioni e con azioni per ridurre il precariato – portando i servizi sempre più vicini ai cittadini nei territori, penso al modello delle Case della salute. Uno sforzo, quindi, che è collettivo, che vede insieme istituzioni e cittadini, e che trova l’ennesima conferma nella donazione della nuova Risonanza Magnetica al all’Ospedale di Baggiovara”.
Di questo progetto e della nuova apparecchiatura si è parlato nel corso della conferenza stampa, stamattina presso la Sala di Rappresentanza del Palazzo Comunale di Modena. Alla conferenza stampa hanno partecipato, tra gli altri, Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia – Romagna, Gian Carlo Muzzarelli, Presidente della CTSS e Sindaco di Modena, Piero Ferrari, per la Famiglia Ferrari, Stefano Lai, Direttore della Comunicazione Ferrari, Alessandro Vandelli Amministratore Delegato BPER Banca, Angelo O. Andrisano, Magnifico Rettore di UNIMORE, Ivan Trenti, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria.