Il Direttivo dell’Associazione Amici di Casa Serena, legalmente costituita ed operativa in via Salvarola 50, ha recentemente affrontato la questione, riportata ampiamente dalla stampa, circa gli inumani trattamenti riservati ad anziani, bambini e persone generalmente non autosufficienti ospiti di strutture pubbliche, private o accreditate.
La gestione di Casa Serena è stata affidata, tramite gara di appalto, ad una società Cooperativa Sociale dall’Ente Unione dei Comuni del Distretto Ceramico e dalla Azienda USL di Modena, il tutto con richiamo alla normativa regionale Emilia Romagna.
I controlli attraverso telecamere e altro va portato alla attenzione del Legislatore regionale che dovrebbe intervenire al riguardo attraverso la previsione di installazione di telecamere, nella disponibilità della Magistratura, in tutte le strutture operative nella Regione, socio sanitarie, asili nido e scuole materne.
A completamento , una più chiara normativa per l’accesso all’impiego in tali strutture supportato dal disegno di un adeguato profilo psicologico ad operare in tali delicate strutture.
Una norma transitoria dovrebbe affrontare il disegno del profilo psicologico di chi già opera in tali strutture, pur nel riconoscimento di alta professionalità nelle strutture locali sassolesi.
Un altra questione che merita attenzione è la novellata normativa statale codificata nel Decreto Legislativo 112 del luglio 2017 che vede impegnate le Cooperative Sociali a ridisegnare gli Statuti e dove assegno ai dipendenti, utenti e volontari un ruolo centrale di partecipazione alle linee strategiche delle stesse.
Aspettiamo di leggere i nuovi Statuti ma anche di vedere la dovuta attenzione da parte della Regione e degli Enti da questa delegati.
Aspettiamo il confronto sul progettato intervento strutturale su Casa Serena… nuova struttura o ristrutturazione dell’attuale residenza.
Direttivo Associazione Amici di Casa Serena