Prosegue anche nei primi 3 mesi dell’anno la crescita di Iren nel solco dei positivi risultati conseguiti dalla società nel 2017 e, più in generale, negli ultimi 3 anni. Il Consiglio di amministrazione della multiutility ha infatti approvato i risultati consolidati al 31 marzo 2018 con ricavi pari a 1,06 miliardi di euro in crescita dell’1,8%, Ebitda a 269,2 milioni di euro (+1,6%) e Utile netto a 103,2 milioni di euro (+2,6%), indicatori operativi tutti positivi che, secondo il Presidente Paolo Peveraro, “sottolineano la capacità di IREN di adattarsi a scenari non particolarmente favorevoli grazie anche alle importanti iniziative di efficientamento implementate nel corso degli ultimi anni e che, unitamente al costante incremento degli investimenti, enfatizzano il ruolo di motore di sviluppo che il Gruppo riveste per i propri territori di riferimento e la sua accresciuta capacità attrattiva che ha consentito la chiusura, ad aprile, dell’integrazione con ACAM La Spezia”.
Risultati particolarmente rilevanti a fronte di un indebitamento netto in calo di circa 57 milioni di euro grazie alla robusta generazione di cassa che ha permesso di coprire agevolmente gli investimenti in forte crescita (+45%), pari a 67,5 milioni di euro.
Alla crescita di tutti gli indicatori economici si accompagnano “una costante attenzione verso le tematiche di sostenibilità ambientale, la cui importanza è testimoniata dal lancio nell’aprile di quest’anno di “IREN GO”, un importante progetto legato alla mobilità elettrica e dall’ottenimento del rating di sostenibilità B- (Prime) da parte di ISS-OEKOM, una delle maggiori società internazionali indipendenti operanti in tale settore. Ancora più orgogliosi ci rende il fatto che delle 163 utility sottoposte a rating da parte di ISS-OEKOM, solo il 13% abbia ottenuto un giudizio uguale o superiore a quello ottenuto dal Gruppo”, ha concluso l’Amministratore Delegato Massimiliano Bianco.