Guida responsabile e sicura, conoscenza del Codice della strada, rispetto delle regole per ridurre gli incidenti: l’educazione alla sicurezza stradale comincia tra i banchi di scuola.
Nasce con questo obiettivo il protocollo d’intesa che rinnova fino al 2021 la collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e Ufficio scolastico regionale per promuovere una mobilità sicura, consapevole e sostenibile.
Temi questi che costituiscono il filo conduttore delle tante iniziative rivolte al mondo della scuola: dalle campagne contro la distrazione alla guida di moto e scooter o della prima auto a crash test, alla formazione su Codice della strada e omicidio stradale, all’informazione mirata sugli effetti dell’uso di alcool e droghe, realizzate in collaborazione con l’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale.
In Emilia-Romagna sono oltre 113mila gli studenti e 1520 i docenti coinvolti, di 545 scuole dalle materne alle superiori, come dicono gli ultimi dati disponibili riferiti all’anno scolastico 2015/16. E per i progetti di educazione stradale nelle scuole, nell’anno scolastico 2017/2018 la Regione ha stanziato oltre 114mila euro.
L’accordo, siglato oggi in Regione, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa dall’assessore regionale alla Mobilità e trasporti, Raffaele Donini, edaldirettore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Versari.
“Quella tra Regione e Ufficio scolastico è una collaborazione che parte da lontano, un’alleanza solida che mette in relazione in mondo della scuola e le istituzioni per migliorare la sicurezza sulle strade- ha commentato Donini-. E i risultati ci sono: lo dicono il numero di studenti di tutte le età coinvolti nelle attività e l’ampia diffusione nelle scuole del territorio. E lo dicono anche i dati sul numero di morti e sugli incidenti nelle strade dell’Emilia-Romagna che, negli ultimi anni, sono in diminuzione. Ma vogliamo fare ancora di più- ha concluso l’assessore- per contribuire a diffondere soprattutto tra i più giovani, una mentalità e una cultura della mobilità che fa del rispetto delle regole e dei comportamenti responsabili il suo punto di forza”.
Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Versari, osserva che “trattare di sicurezza stradale a scuola significa adoperarsi per accrescere la sicurezza delle vite dei nostri ragazzi. È un compito importante cui si accompagna un ulteriore elemento. L’educazione alle regole della sicurezza stradale chiede di comprendere il significato stesso della parola. La regola è strumento di vita. Fondamento della convivenza civile. Educa all’esercizio responsabile della propria libertà personale. Regolare i propri stili di vita è fondamentale per sé e per gli altri. Per questo – conclude Versari – il rinnovo del Protocollo d’Intesa costituisce strumento concreto per contribuire al bene comune”.
Cosa prevede l’accordo
Con il protocollo i firmatari si impegnano a promuovere la collaborazione dei Comuni, delle Province, degli enti e delle istituzioni interessate al tema della sicurezza e dell’educazione stradale. Nel rispetto della loro autonomia, l’Ufficio scolastico regionale sosterrà le istituzioni scolastiche favorendo la realizzazione di iniziative per i ragazzi mirate all’acquisizione di comportamenti corretti e consapevoli, sviluppando azioni di monitoraggio per individuare anche le migliori esperienze e favorendo l’inserimento dell’educazione stradale in ogni Piano triennale dell’offerta formativa delle scuole di ogni ordine e grado del territorio. Inoltre, la Regione, favorirà iniziative di formazione e sensibilizzazione sull’educazione stradale per gli insegnanti, sosterrà l’utilizzo di aree idonee per le prove pratiche di apprendimento alla guida dei veicoli a due e quattro ruote per neo patentati, e promuoverà la disponibilità di ausili e materiale didattico.
L’impegno per la sicurezza: campagne, iniziative, progetti per la scuola
Tante e diverse le iniziative per promuovere la sicurezza realizzate in Emilia-Romagna. Tra le più recenti la campagna di informazione Guida e basta contro la distrazione al volante che prevede un concorso di idee che punta a rendere i ragazzi protagonisti, vere e proprie “sentinelle” nei confronti degli adulti e dei comportamenti sbagliati sulla strada. E’ invece rivolta ai bambini dai 6 ai 10 anni la campagna Col casco non ci casco, partita nel 2016, che in diverse occasioni pubbliche nelle province di Bologna e Ravenna ha distribuito ai bambini caschetti da usare in bicicletta per aumentare la sicurezza. Nel 2018 saranno coinvolte le scuole di Ferrara, Piacenza e Parma. #Chiguidanonbeve è la campagna realizzataquest’anno con l’Associazione nazionale familiari e vittime della strada e Polizia. L’obiettivo è sensibilizzare contro l’uso dell’alcol alla guida e informare sulle conseguenze penali dell’omicidio stradale. Nelle scuole sono previste simulazioni con macchine telecomandate da guidare indossando gli occhiali alcolemici per simulare lo stato d’ebrezza. Oltre alle campagne, sono numerosi i progetti educativi e formativi tra cui spettacoli teatrali che parlano di incidenti e rispetto delle norme come “I vulnerabili” inserito nel progetto European Road Safety Programme della Comunità europea e “Ogni giorno” che racconta la storia di Francesco, investito alla guida del suo scooter. Il progetto Young & Road con il Tir “Crash test experience” è un ambiente attrezzato per prove pratiche fatte per dimostrare gli effetti di uno scontro senza cinture di sicurezza, mentre Carabiniere per un giorno è l’iniziativa che si svolge all’interno delle caserme per aumentare la consapevolezza dei rischi per sé e per gli altri in caso di abuso di alcol, droghe. Partita nel 2017, a Bologna, sarà riproposta anche in altre province. Un ulteriore impegno della Regione è costituito dall’allestimento di campi prova, oggi si trovano in già in provincia di Bologna, Modena, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini e a Lugo, per imparare in sicurezza l’uso dei mezzi a due ruote.