Quasi 24.800 i lavoratori modenesi chiamati al voto. Appartengono a tutti i settori del lavoro pubblico e della conoscenza: enti locali, ospedali e azienda sanitaria, ministeri, agenzie fiscali ed enti previdenziali, scuola, università, ricerca, istituti musicali.
Si tratta di un appuntamento di straordinaria importanza, un importante esercizio di democrazia sindacale, un test per misurare la rappresentatività del sindacato nei luoghi di lavoro.
Le Rsu sono l’espressione diretta dei lavoratori, iscritti e non al sindacato. Li rappresentano nei luoghi di lavoro, danno forza alle azioni contrattuali e di tutela collettiva. Sono il cuore della democrazia del lavoro e nel lavoro.
Già dalla scorsa tornata elettorale del 2015, hanno diritto al voto e sono stati candidati anche i lavoratori precari con contratti a tempo determinato.
I due sindacati del lavoro pubblico e della conoscenza della Cgil – rispettivamente FP e FLC Cgil – sono presenti con i loro 659 candidati nella quasi totalità dei luoghi di lavoro pubblico (sono rispettivamente 415 i candidati/e della FP/Cgil presentati in 78 luoghi di lavoro e 244 i candidati/e della FLC/Cgil presentati in 88 sedi tra scuole, università e istituto musicale Vecchi-Tonelli).
Tutelare il lavoro, difendere la scuola e i servizi pubblici, valorizzare la vicinanza del lavoro pubblico ai cittadini, chiedere un piano straordinario di assunzioni per dare più diritti a cittadini e lavoratori, contrattare le condizioni di lavoro a valorizzare le professionalità, superare il precariato, investire nella scuola e nelle università pubbliche.
Questi gli impegni dei candidati Rsu FP e FLC Cgil se saranno eletti per i prossimi 3 anni.
Maggiori informazioni sui programmi e sui candidati in ogni luogo di lavoro, anche su http://www.fp.cgilmodena.it/, http://www.cgilmodena.it/categorie/flc/ , cgilmodena.it , fpcgil.it e flcgil.it e sulle pagine social Facebook e Twitter di Flc e Fp Modena e Cgil Modena.