Questo tentativo di omicidio ci parla del fenomeno drammatico della violenza contro le donne, che purtroppo è in crescita nel nostro Paese e che bisogna fermare e contrastare in tutti i modi.
Una donna uccisa, in media, ogni 60 ore. Nonostante il trend in lieve calo, il numero dei casi di femminicidio in Italia resta impressionante: 142 nel 2015, 150 nel 2016, 140 nel 2017 e già 27 in questi primi tre mesi del nuovo anno. La stragrande maggioranza degli omicidi avviene tra le mura domestiche e, nel 46% dei casi, è il partner o l’ex a uccidere.
A fronte di questo quadro impressionante, la Cgil chiede maggiori risorse per sostenere le donne vittime di violenza e per intervenire sulla prevenzione e il recupero degli stessi uomini maltrattanti.
Importante l’attività avviata con la legge regionale n.6/2014 che prevede sostegno ai centri antiviolenza sul territorio e attività di tipo educativo e di prevenzione, anche nei luoghi di lavoro.
I sindacati sono impegnati, anche in questi giorni, a diffondere attività di formazione e informazione nelle aziende modenesi per sostenere le donne vittime di molestie e violenze a denunciare questi episodi e a chiedere sostegno per evitare che questi atti possano degenerare in fenomeni più gravi.
È importante rafforzare la formazione degli operatori sanitari e della sicurezza perché credano e sostengano le donne che denunciano, allo stesso modo bisogna investire nella formazione dei preposti nei luoghi di lavoro affinché siano sensibili al fenomeno e agiscano per rimuovere le condizioni di pericolo e soggezione.
E’ però necessario imprimere maggiore efficacia a queste politiche per evitare che i numeri del femminicidio e delle violenze sulle donne continuino a crescere.
(Segreteria Cgil Modena)