Quali sono i nostri desideri? Se vincessimo all’Enalotto come useremmo quei soldi? E’ proprio vero che il profitto e il consumo vengono sopra tutto il resto?
L’economia spiegata con parole semplici e un po’ di ironia. Questo il tema dello spettacolo in programma venerdì 13 aprile al Teatro Sacro Cuore di Modena (viale Storchi, 249) dal titolo “Tu, di che Pil sei?” (sottotitolo eloquente…Anche gli economisti piangono) organizzato da “Q Consulenze Finanziarie”, realtà reggiana formata da professionisti con pluriennale esperienza bancaria e finanziaria, specializzati nelle varie discipline economico-finanziarie.
Lo spettacolo è scritto e interpretato da Maria Giulia Campioli con la collaborazione alla regia di Claudio Mariotti, le luci di Anna Pittino e la produzione di “Teatro al Quadrato”.
Lo spettacolo parla di economia, la scienza che, ci piaccia o no, governa le nostre vite.
Maria Giulia Campioli racconta come negli ultimi 60 anni sia cambiato non solo il nostro modo di vivere (siamo più ricchi, più in salute, più acculturati, più stressati, più soli…) ma anche il modo di pensare a noi stessi in quanto soggetti economici.
In scena la Campioli porta personaggi bizzarri, seppur realistici: professori saccenti, politici ossessionati dalla “crescita”, analisti finanziari frustrati, bancari che cercano di vendere ai propri clienti persino dei tapis roulant…
“Abbiamo costruito un sistema che ci convince a spendere denaro che non possediamo, per comprar roba che non ci serve, per dare un’impressione che non dura a persone di cui non ci interessa nulla”, dice l’autrice.
Sfruttando la chiave dell’ironia e della leggerezza, si affrontano le contraddizioni del sistema finanziario, le difficoltà delle imprese e delle famiglie ad arrivare a fine mese, le paure e le strategie che ognuno adotta, in modo più o meno consapevole, alla ricerca di uno stile di vita decoroso e sostenibile.
Del resto, le recenti crisi economiche e finanziarie, unite ai problemi ambientali sempre più gravi e allo sfaldarsi delle reti sociali, stanno spingendo sempre più persone a rivedere i propri comportamenti e priorità. In tutto il mondo si fa largo quella che potremmo definire un’economia “buona”, un’economia solidale, un’economia della felicità.
Inizio: ore 20.30. Ingresso libero.