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Zona degradata ex Officine Reggiane: emanate ordinanze su bonifica dai rifiuti e messa in sicurezza

Sono state firmate dal sindaco Luca Vecchi due ordinanze per la messa in sicurezza e la bonifica dai rifiuti dell’ampia porzione abbandonata delle ex Officine Reggiane.

“Con queste due ordinanze – spiega il sindaco Luca Vecchi – il Comune di Reggio Emilia affronta la questione delle ex Reggiane sia dal punto della pulizia dell’area, ancorché privata, sia per quanto attiene il rendere meno accessibili i padiglioni attualmente in disuso che insistono nella zona. Assieme al Prefetto e alle Forze dell’ordine, che ringrazio, abbiamo condiviso la necessità di un intervento deciso per migliorare lo stato dell’area. Adesso ci vorranno alcune settimane per portare a compimento il piano, ma la strada è tracciata. Si tratta di coniugare due esigenze, quali quella della legalità e di un doveroso spirito di umanità, che pensiamo possano coesistere anche e soprattutto grazie all’interessamento e all’impegno di molti. Ci interessano la concretezza e i fatti. Abbiamo preso un impegno. A breve inizieranno i lavori. Credo sia una buona notizia per tutta la città”.

RIMOZIONE DEI RIFIUTI – Nella prima ordinanza emanata, relativa alla bonifica dai rifiuti che si sono accumulati in volumi consistenti all’interno di capannoni abbandonati, si dispone di provvedere con la massima urgenza e comunque entro e non oltre il termine di 10 giorni, che decorre dalla data di notifica dell’ordinanza, alla rimozione dei rifiuti nelle aree comprese tra la via Vasco Agosti, il viale del Partigiano e il sedime della rete ferroviaria (area dismessa e abbandonata delle ex Officine Reggiane), provvedendo immediatamente dopo allo smaltimento e recupero degli stessi, nei modi di legge e tramite operatori opportunamente autorizzati.

Si ordina inoltre: il ripristino dello stato dei luoghi; di porre in essere le misure necessarie per impedire l’accesso e l’ulteriore abbandono incontrollato dei rifiuti; di comunicare al Comune l’avvenuta esecuzione dei lavori con documentazione specifica al fine di consentire verifiche e controlli.

INTEGRITÀ FISICA DELLE PERSONE E SICUREZZA URBANA – Nella seconda ordinanza, si definiscono misure volte a impedire l’accessibilità degli immobili all’interno della stessa area dismessa, al fine di tutelare l’incolumità delle persone e la sicurezza del luogo.

Entro 10 giorni, a decorrente dalla data di notifica dell’ordinanza, si dovrà:

– impedire l’accessibilità indiscriminata agli immobili, provvedendo a inibire la possibilità di una loro occupazione abusiva con i mezzi fisici più opportuni e idonei (ad esempio tamponature e recinzioni, con materiali resistenti, dei varchi di ingresso agli immobili, a un’altezza sufficiente a non consentire l’accesso se non tramite l’utilizzo di mezzi speciali; chiusura dell’interna area con soluzioni adeguate) a precludere appunto l’accesso agli stabili e alle aree scoperte tra gli stessi fabbricati;

– eseguire tutti i lavori di manutenzione necessari e idonei a mettere in sicurezza gli stabili e le aree scoperte;

– vigilare con la cadenza più opportuna e comunque non superiore ai 15 giorni, affinché le opere di chiusura realizzate non vengano rimosse, rese inservibili o violate, provvedendo in ogni caso al loro ripristino ed informando le Forze dell’ordine per quanto di loro competenza;

– comunicare, anche in questo caso, al Comune l’avvenuta esecuzione di quanto ordinato al fine di consentire verifiche da parte degli organi di controllo.

In entrambi gli atti, si precisa che, in caso di inottemperanza a quanto previsto dalle ordinanze – il cui destinatario è Fantuzzi Immobilaire srl, legale rappresentante e liquidatore Luciano Fantuzzi – si procederà all’esecuzione d’ufficio, a carico però del soggetto proprietario ed al recupero delle somme anticipate dall’Amministrazione.

 

















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