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Nuovo welfare, opportunità e proposte: domani a S.Lazzaro presentazione del libro “La vita non finisce con la diagnosi”

Il 21 febbraio 2018, con il patrocinio del Comune di San Lazzaro di Savena, è iniziato il viaggio nel progetto “Sente-Mente® organizzazione” per le case per anziani bolognesi all’avanguardia e i loro gestori: ASP Laura Rodriguez, Cooperativa Sociale Elleuno (CRA Virgo Fidelis), Beata Vergine delle Grazie, Istituto Sant’Anna e Santa Caterina, Cooperativa Sollievo.

Il progetto coinvolgerà all’inizio più di 500 operatori, oltre 600 persone anziane e oltre 1.000 famiglie a cui per primi verrà presentato il libro #lavitanonfinisceconladiagnosi (edito da Letizia Espanoli Edizioni).
Questo è un libro sorprendente, scritto da Letizia Espanoli, formatrice nel settore socio sanitario e con 30 anni di esperienza nell’ambito della demenza, in collaborazione con i grandi Maestri, coloro che con-vivono con la demenza. In particolare il protagonista di questo testo è Harry Urban, che con-vive da 14 anni con questa malattia. La Espanoli ha condiviso con lui giornate e riflessioni importanti lo scorso settembre in Pennsylvania, dove questo uomo speciale vive con la sua famiglia, mantenendo accese le sue passioni più grandi, come l’intaglio del legno.
Gli Stati Uniti sono rimasti così affascinati da questo testo e dal modello stesso, che nel prossimo 18 aprile a New York è stato organizzato un grande evento, rampa di lancio per la condivisione del modello oltreoceano. D’altronde le Università Americane e le loro ricerche hanno fortemente ispirato i pilastri del modello e ora che prende sempre più forma lo sostengono e lo richiamano nelle proprie terre.
La forza di questo libro è, nelle parole di Harry, nell’evidenziare che la vita di un individuo non finisce con la diagnosi di demenza. La sua sfera emozionale permane. Per gli operatori e per i familiari che li assistono si aprono allora nuove possibilità di azione e di relazione con la persona ammalata, con aumento del benessere reciproco. In effetti, oltre la malattia esistono ancora l’individuo, la sua bellezza interiore e le sue possibilità. Se la persona affetta da demenza non riconosce l’operatore che la assiste tutti i giorni o il familiare con cui vive, avverte però le loro emozioni, che allora possono diventare un ponte per stabilire un contatto e generare benessere. Da qui, la necessità di adottare una nuova visione della persona malata e di applicare nuovi metodi e strumenti nel processo di assistenza e cura.
“Il progetto triennale ‘Sente-Mente’ avanzato dall’Asp Laura Rodriguez – aggiunge l’assessore alle Nuove fragilità del Comune di San Lazzaro, Alessandro Battilana, -, è senza dubbio innovativo nell’ottica di una rimodulazione del welfare che risponda alla necessità di dare nuove risposte e sollievo alle criticità e fragilità che si vengono a creare anche in relazione al processo, oramai consolidato di invecchiamento della popolazione. La peculiarità del progetto sta nel colpire la sfera delle emozioni, coinvolgendo oltre al paziente anche gli operatori e i famigliari con un aumento complessivo del benessere”.

















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