“Rimettere in discussione la Cispadana è un segnale negativo e destabilizzante per il mondo economico dell’Area Nord. Dopo anni di iter amministrativo, finalmente chiuso con gli ultimi pareri, ora si azzera tutto e si torna daccapo”. E’ amaro il commento di Gilberto Luppi, Presidente generale Lapam Confartigianato, a proposito delle ultime vicende riguardanti la Cispadana.
Era il 2003 quando Lapam Confartigianato, assieme ad altre associazioni, raccoglieva le firme per la realizzazione della Cispadana. Allora si parlava di superstrada. Poi prese corpo l’idea di autostrada con intervento misto pubblico/privato, attraverso il project financing. Si disse di andare avanti se questo era il modo più rapido per realizzarla. Lapam è tra le associazioni che non hanno mai smesso di sostenere la Cispadana qualunque fosse la sua forma infrastrutturale. Leggiamo in questi giorni di appelli a fare presto e decidere cosa fare. “Mi sembra di sognare – riprende il Presidente Luppi – quando leggo che la Regione chiede ai sindaci cosa vogliono fare e i sindaci dell’Area Nord decidono di incontrarsi subito per discutere se fare una superstrada a scorrimento o una bretella di collegamento con l’Autobrennero”. Qualcuno deve spiegare alle imprese del territorio, in particolare quelle manifatturiere, se l’affidamento alla società che ha vinto la gara di project financing è ancora valido oppure no. Non può essere che l’esito elettorale avverso per la tradizionale rappresentanza politica della Bassa riporti la Cispadana all’anno zero.
Non è credibile che si dica di fare presto, senza dire che azzerare un iter e riprenderlo dall’inizio per progettare un’infrastruttura diversa come una superstrada, comporti necessariamente anni e anni di rinvii e ritardi, con il problema peraltro di finanziare l’opera in toto con denaro pubblico. Vale la pena ricordare che attualmente il finanziamento prevalente è a carico della società concessionaria dei lavori di realizzazione (Autostrada Regionale Cispadana SpA).
Qualunque scelta politica faccia la Regione a seguito del parere dei sindaci, dovrà partire dal presupposto fondamentale che la Cispadana è una priorità per lo sviluppo della fascia nord e di tutto il sistema regionale.
Lapam Confartigianato crede che occorra giocare a carte scoperte ed è necessario che Regione, enti locali e società di gestione dicano cosa impedisce oggi di fare ciò che è stato annunciato fino a poche settimane fa anche in campagna elettorale, cioè sistemare le ultime prescrizioni dettate dalla valutazione di impatto ambientale e partire con i cantieri della Cispadana.