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Istituzione Gian Franco Minguzzi: presto il trasferimento degli uffici in via San Felice 25

Nell’ultima seduta del Consiglio metropolitano sono stati approvati il Rendiconto di gestione 2017, il Bilancio di previsione 2018-2020, e il Programma delle attività per il 2018 dell’Istituzione Gian Franco Minguzzi.
L’Istituzione della Città metropolitana in questi anni ha progressivamente adattato la propria mission ai mutati contesti sociali e svilupperà la propria attività in stretta collaborazione con la Conferenza territoriale Sociale e Sanitaria metropolitana, le Unioni di Comuni/i Comuni del territorio e il Comune di Bologna (anche in convenzione con l’Istituzione comunale Ardigò-Don Paolo Serra Zanetti), curando studi e ricerche per un supporto all’elaborazione di politiche locali volte all’inclusione sociale e comunitaria e alla promozione del benessere sociale.

Per il 2018, come evidenziato nel documento approvato in Consiglio, l’Istituzione Minguzzi intende proseguire il proprio impegno nell’attivazione e nella sperimentazione di interventi innovativi, puntando sulle attività di studio e ricerca applicata in campo sociale.
In particolare verrà potenziata l’attività del progetto “SOStengo”, ormai un vero e proprio servizio di risposta e di sostegno alle famiglie e, indirettamente, al Tribunale e ai servizi sociali.  Relativamente al Welfare culturale, tema in cui l’Istituzione si è contraddistinta per la sua funzione anticipatrice, verrà rafforzata la consolidata collaborazione con la Rete dei Teatri solidali.
Inoltre, in occasione del quarantesimo della “Basaglia”, la legge che impose la chiusura dei manicomi istituendo servizi di igiene mentale pubblici e che tanto ha significato per la tutela dei diritti delle persone con disagio mentale, il Minguzzi condurrà una ricerca sugli archivi dei poli manicomiali di San Giovanni in Persiceto e Budrio, che si affianca al lavoro già svolto negli archivi del complesso Roncati e quello condotto dall’AUSL di Imola in collaborazione con il Comune di Imola sugli archivi imolesi, e organizzerà una serie di iniziative pubbliche.

L’Istituzione infine si apre a nuovi impegni, nati nell’ambito del “Patto metropolitano per il contrasto alle fragilità sociali”, con l’avvio del progetto della “Rete metropolitana degli empori solidali” e delle azioni di contrasto al disagio dei minori collegate alla Convenzione siglata con il Tribunale dei minori, la Procura della Repubblica e il Centro Servizi per il Volontariato.
Sotto il profilo economico la situazione si presenta sufficientemente stabile, grazie anche alla decisione della Città metropolitana di Bologna di confermare il trasferimento del fondo di dotazione per il corrente anno che consentirà all’istituzione di fare fronte a buona parte delle spese di gestione.

“L’Istituzione Minguzzi – sottolinea Elisabetta Scalambra, consigliere metropolitano con delega a Sviluppo sociale e Pari opportunità – vive una fase di ridefinizione del proprio ruolo e di riposizionamento. Le verifiche condotte nell’anno appena concluso su mandato della Città metropolitana hanno, da un lato, posto in evidenza la capacità dell’Istituzione di plasmare ed adattare le proprie attività in relazione ai mutati contesti sociali e politici e di individuare con sufficiente tempestività i bisogni emergenti e, dall’altro, hanno fatto emergere l’esigenza di un maggiore collegamento con i Comuni e le Unioni dei Comuni e con la Conferenza Territoriale sociale e sanitaria metropolitana”.

Rendiconto di gestione 2017, Bilancio di previsione 2018-2020 e Piano della attività 2018 sono stati approvati con i voti favorevoli di Pd, Rete Civica e Movimento 5 stelle e l’astensione del gruppo Uniti per l’Alternativa.

















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