Su Facebook aveva creato una pagina dove proponeva la vendita di capi d’abbigliamento da donna che commercializzava a prezzi concorrenziali. Tuttavia una volta intascato l’importo dovuto spariva nel nulla bloccando l’acquirente che quindi non poteva più accedere alla pagina artatamente creata. Ora la pagina del social è stata chiusa ma ciò non ha impedito ai carabinieri della stazione di Boretto che hanno condotto le indagini, di risalire al truffatore ora finito nei guai. Con l’accusa di truffa i militari dell’Arma hanno infatti denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 20enne di Brindisi.
Secondo le indagini dei carabinieri, avviate a seguito della denuncia presentata da una 32enne reggiana, il brindisino curava le trattative nella chat della pagina che aveva creato sino ad ottenere il pagamento dell’importo dovuto che poi finiva nella sua postepay senza ovviamente terminare l’affare trattandosi a tutti gli effetti di “vendite fantasma”. I capi d’abbigliamento messi in vendita non venivano infatti spediti. Quando l’acquirente, come nel caso della donna reggiana, lamentava il mancato arrivo del capo acquistato, il truffatore prima millantava problemi fiscali paventando inesistenti risarcimenti poi bloccava l’account della vittima che, materializzato di essere stata truffata, si è quindi rivolta ai carabinieri. Dopo una serie di riscontri anche di natura telematica i Carabinieri di Boretto catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierno indagato nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità per il reato di truffa perla cui ipotesi di reato veniva denunciato.