Nel palazzo del Municipio di Bologna è stato consegnato il Premio “Angelo Vassallo” al reggiano Elia Minari, autore del libro “Guardare la mafia negli occhi. Le inchieste di un ragazzo che svelano i segreti della ‘ndrangheta al Nord” (edito da Rizzoli) e coordinatore dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito di Reggio Emilia.
Ieri sera, alla presenza delle autorità cittadine, è stato consegnato il prestigioso premio che ricorda il sindaco campano ucciso nel 2010 in un attentato di stampo mafioso su cui ancora si attende piena giustizia.
Elia Minari e l’associazione Cortocircuito dal 2009 hanno realizzato numerose video-inchieste, da cui ad esempio sono partite le indagini dei Carabinieri che hanno portato allo scioglimento per mafia del consiglio comunale di Brescello (come riporta la sentenza definitiva del Consiglio di Stato). Altri approfondimenti di Minari sono stati utilizzati dalla magistratura all’interno di indagini sulla penetrazione della ‘ndrangheta nella Pianura Padana.
Il giovane Minari, dopo aver ritirato il premio come riconoscimento per le inchieste prodotte, ha spiegato gli approfondimenti realizzati anche negli ultimi mesi. “In Germania, a Stoccarda e Tubinga, recentemente sono stato invitato ad alcuni convegni durante i quali ho esposto diversi casi di pizzerie e ristoranti italiani gestiti da imprenditori vicini alla ‘ndrangheta. Alcuni di questi proprietari attualmente sono anche imputati nel maxi-processo Aemilia”, ha dichiarato Minari.
Il suo libro, con la prefazione del Procuratore Nazionale Antimafia, svela i retroscena delle inchieste che ha realizzato negli ultimi nove anni, insieme all’associazione Cortocircuito, oltre a contenere nuovi approfondimenti inediti. Il testo sembra quasi un romanzo, talmente le vicende sono assurde e ricche di suspense, eppure tutti i fatti sono veri.
Elia Minari sta presentando il suo libro all’estero e in diverse zone d’Italia: da Milano a Palermo, da Padova alla Calabria.