Nei giorni scorsi, una pattuglia della Sottosezione di Modena Nord ha fermato per un controllo un autoarticolato con targa italiana condotto da un cittadino polacco cinquantaduenne, residente in provincia di Frosinone. Da accertamenti è emerso che la società intestataria del mezzo non era autorizzata a eseguire dei trasporti in quanto non più iscritta all’albo degli autotrasportatori dal 2017 e che la merce trasportata era prevalentemente composta da prodotti pericolosi, quindi sottoposta al regolamento ADR (Accord Dangereuses Route).
Sebbene l’autista fosse titolare di autorizzazione al trasporto di quelle sostanze, nel concreto aveva disatteso tutte le altre prescrizioni di legge in tema di sicurezza personale, per la tutela degli altri utenti della strada, e di quelle altre norme dell’ADR finalizzate alla tutela dell’ambiente in caso di incidente o sversamento accidentale delle sostanze pericolose.
Sono altresì emerse numerose e reiterate infrazioni anche ai sensi dell’art. 179/9 del CdS, relative al mancato inserimento della scheda conducente nel cronotachigrafo del mezzo, in modo tale che non gli operatori non hanno potuto stabilire con certezza da quante ore l’autista fosse alla guida.
A tutto questo, si aggiunge la mancata revisione del semirimorchio e del trattore. L’autista non stato in grado di produrre un documento attestante il rapporto lavorativo in essere tra lui e la società di spedizioni.
Le gravi mancanze ascrivibili alla ditta proprietaria del mezzo, al suo autista e alle società che hanno commissionato il trasporto, hanno infine determinato la contestazione di ben trenta infrazioni, per un importo complessivo di 36.147 €; il ritiro immediato della patente dell’autista e l’ulteriore decurtazione di 36 punti; il fermo amministrativo del mezzo e il sequestro della merce che per la custodia è stata affidata alla ditta stessa cui è stata sequestrata.
