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“Suo figlio ha combinato un guaio”: era l’espediente per truffare coppia di anziani

Due telefonate in rapida successione nel tentativo di spillare soldi a due coniugi anziani lasciandoli intendere che il loro figlio (di cui hanno fornito l’esatto nome) con la sua macchina (di cui hanno indicato il reale colore) aveva come testualmente riferito “combinato un guaio”. Il danaro che avrebbero richiesto per essere “risarciti” da quel fantomatico “guaio”  non è dato a sapersi in quanto i due coniugi, un’86enne e la moglie 82enne di Reggio Emilia, grazie alla forte campagna di sensibilizzazione portata avanti da oltre un anno dai carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia non sono caduti nella rete dei truffatori.

I due coniugi, comunque allarmati preoccupati per il figlio, l’hanno subito chiamato al telefono: stava bene ed era nella redazione del quotidiano dove lavora. L’allarme è quindi giunto al 112 dei carabinieri che hanno subito inviato presso l’abitazione dei due anziani un equipaggio del nucleo radiomobile per raccogliere la denuncia e avviare gli accertamenti. Nel frattempo nell’intera zona è scattata la caccia ai truffatori: di norma quando questi farabutti telefonano agli anziani nei paraggi c’è sempre il complice pronto ad entrare in azione ed andare nella casa delle vittime per derubargli dei loro averi. Nonostante oramai siano numerosi i casi sventati grazie alla forte sensibilizzazione esercitata in tutta la provincia dai carabinieri continua ad imperversare la truffa da parte di malviventi senza scrupoli che attraverso pretestuose telefonate, effettuate esclusivamente a persone anziane, in maniera convincente chiedono soldi e preziosi per ottenere risarcimenti su inesistenti incidenti stradali causati dai figli delle vittime. Anche dell’odierno caso si occuperà la “squadra antitruffa” appositamente istituita dal comando Provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia in seno al dipendente Nucleo Investigativo che proprio di recente ha assicurato alla giustizia 31 truffatori facenti parte di un’organizzazione criminale di matrice napoletana responsabile di oltre 100 analoghe truffe compiute ai danni di anziani in tutto il nord Italia. Una operazione quella condotta dai carabinieri reggiani che ha certamente contenuto il fenomeno che tuttavia non vuole arrestarsi nemmeno nonostante gli impegni in campo preventivo che da tempo sta vedendo i Carabinieri reggiani portare avanti in maniera insistente una mirata attività informativa finalizzata alla prevenzione di queste truffe. A margine della presentazione dell’operazione “Porta a Porta” che aveva portato a sgominare l’holding delle truffe il Comandante Provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia, Colonnello Antonino Buda, l’aveva preannunciato: “l’aver assicurato alla giustizia 31 truffatori non fermerà questi farabutti, bisogna mantenere alta la guardia”. Proprio come hanno fatto oggi i due anziani coniugi che con la loro condotta attenta e vigile hanno impedito che venissero derubati dei loro averi.

















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