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L’Emilia-Romagna per la salute del pianeta: summit internazionale al Labirinto della Masone di Fontanellato (Pr)

L’Emilia-Romagna per la difesa della salute del pianeta, per un uso efficiente delle risorse naturali – acqua su tutte – e la lotta ai cambiamenti climatici. Un impegno ribadito in un posto bello e suggestivo, rappresentazione della bellezza che può risultare dal binomio uomo-natura: il Labirinto della Masone di Fontanellato, in provincia di Parma. Nato da un’idea di Franco Maria Ricci, il dedalo nel verde più grande al mondo, un percorso di tre chilometri realizzato coltivando circa 200mila piante di bambù, dal 21 al 24 marzo prossimi ospita il summit internazionale dal titolo “Labirinto d’acque 2018”, sotto l’Alto patronato del presidente della Repubblica, l’Alto patrocinio del Parlamento europeo e in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, diversi enti e istituzioni locali.

Quattro giorni di incontri e convegni con i più importanti esperti nazionali e internazionali per fare il punto sui cambiamenti climatici, sulle loro conseguenze e sulla disponibilità della risorsa idrica fondamentale per la vita e l’economia di un territorio. Un appuntamento organizzato in occasione delle giornate mondiali dell’acqua (il 22 marzo) e della meteorologia (il 23).

Scienza, divulgazione scientifica, cultura e arte, con nomi importanti; fra gli altri: Brian Richter (Sustainable Waters), Luca Mercalli (Società meteorologica italiana), Umberto Solimene (Università di Milano; Femtec), Karl Burkart (Leonardo DiCaprio Foundation), Pietro Laureano (Unesco), Franco Maria Ricci, Peter Greenaway,gli astronauti Samantha Cristoforetti e Gennadij Padalka,gli architetti Thierry Huau e Pier Carlo Bontempi, Paolo Pinton (Università di Ferrara), l’economista Marta Antonelli, Federica Pellegrini, Davide Cassani.

Con loro, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, i rappresentanti dello Stato della California, alleato della Regione Emilia-Romagna nella lotta ai cambiamenti climatici (è del novembre 2015 la firma dell’accordo fra il presidente Bonaccini e il governatore Jerry Brown alla vigilia della Cop21 di Parigi), e del Sud Africa, anch’esso partner istituzionale dell’Amministrazione regionale, impegnati insieme su progetti relativi alla risorsa idrica.

Il programma è stato presentato oggi a Bologna nel corso di una conferenza stampa con il presidente Bonaccini; l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo; l’amministratore delegato del Labirinto della Masone, Paolo Capretti; la vicepresidente della Fondazione Franco Maria Ricci, Laura Casalis Ricci, e il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po, Meuccio Berselli.

“Il cambiamento climatico è una delle sfide più grandi che tutta l’umanità ha davanti- afferma il presidente Bonaccini-: già oggi influenza l’economia, la salute e la sicurezza a livello globale. Ecco perché è importante agire, farlo in modo integrato, sinergico e soprattutto immediato, con una grande azione comune dei Governi regionali e degli Stati per la riduzione dei gas serra e delle emissioni in atmosfera che sappia andare oltre i confini territoriali e amministrativi. La Regione Emilia-Romagna è attiva su scala internazionale- prosegue Bonaccini- insieme alle realtà più attente e pronte a cogliere le opportunità di riconversione ecologica. Siamo fieri di ospitare per quattro giorni a Fontanellato, nel Labirinto della Masone, i massimi esperti sul tema: scienziati, ricercatori, rappresentanti di organizzazioni internazionali, ambientaliste, agricole ed economiche, amministratori pubblici e soggetti impegnati nel fare dell’innovazione la chiave per un futuro più sostenibile”.

“Grazie all’intuizione di Franco Maria Ricci e della sua Fondazione- sottolinea l’assessore Gazzolo- l’Emilia-Romagna per 4 giorni sarà la capitale della nuova frontiera della scienza e dell’impegno politico sul tema del cambiamento climatico, proprio nella settimana in cui si celebrano le Giornate Mondiali dell’Acqua il 22 marzo e della Meteorologia il 23. Una scelta significativa per un territorio in cui, come dicono i nomi stessi dei luoghi, la ricchezza di risorsa idrica è sempre stata un punto di forza ed elemento di vita, ma che ha anche iniziato a conoscere da vicino i problemi legati al clima che cambia ad esempio con la siccità della scorsa estate. Il Labirinto delle acque sarà un’opportunità importante per scambiare politiche e buone pratiche fra chi, nel mondo, è più impegnato nel mettere in campo azioni di adattamento e mitigazione. L’Emilia-Romagna- conclude Gazzolo- presenterà la propria strategia regionale, basata sui principi chiave dell’integrazione tra le politiche e della misurabilità dei risultati”.

Laura Casalis Ricci evidenzia l’obiettivo del forum: “Invitare il pubblico a riflettere sui problemi legati all’acqua, un elemento fondamentale che troppo spesso diamo per scontato, è lo scopo principale del summit internazionale ‘Labirinto d’Acque’ organizzato dalla Fondazione Franco Maria Ricci nel Labirinto della Masone. Inoltre, la manifestazione sarà affiancata da una corrente di suggestioni artistiche e culturali che scorreranno per alcuni giorni negli spazi del Labirinto. L’acqua è un bene estremamente prezioso, minacciato dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento, e va preservato anche a partire dalla cultura”.

“In questo contesto magico che è il Labirinto della Masone, creato dal genio di Franco Maria Ricci, l’approfondimento sui cambiamenti climatici e sul valore della risorsa idrica a livello globale diventerà quanto mai strategico e di prospettiva tenuto conto della qualità degli esperti che interverranno”. Così Meuccio Berselli rimarca la validità dell’iniziativa di cui l’ente che rappresenta è partner. “E il Distretto del Po vuole andare anche nel nostro territorio in questa direzione mettendo in campo conoscenze rilevanti al fine di promuovere l’uso consapevole dell’acqua per mitigare le criticità, dallo stress idrico alla difesa idraulica delle comunità e delle loro realtà economico-produttive. Così ascoltare le esperienze più innovative e aggiornate è fondamentale per individuare quelle che potranno essere le conseguenti azioni tecnico-scientifiche sostenibili ed utili ad armonizzare eventuali conflitti tra i comprensori di monte e quelli di valle in modo da garantirne il continuo sviluppo”.

















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