C’è chi è arrivato attraversando il mare su barche di fortuna, chi è entrato in Italia, alcuni anni fa, con un visto provvisorio in cerca di lavoro e chi è nato da famiglie che hanno costruito qui la loro vita dopo la migrazione: esperienze diverse di tante persone che oggi sono riconoscenti all’Italia, per aver dato loro ospitalità o la possibilità di ricominciare una nuova vita, e che saranno protagoniste di una serata interculturale organizzata da Acli, Dimora d’Abramo, associazione Playin in epilepsy e il Centro Provinciale Istruzione Adulti (CPIA) Reggio Nord.
Un viaggio tra culture e tradizioni in cui si vorrebbe iniziare un percorso di conoscenza in cui italiani e stranieri possano dialogare e “darsi la mano” in segno di amicizia, di collaborazione e di fiducia, incontrandosi nel riconoscimento dei valori comuni espressi dalle diverse forme di espressione artistica rappresentate nella serata: si va dal canto gospel di un gruppo di ragazze richiedenti asilo, al racconto orale delle tradizioni come la festa del Tabeaski, dalle immagini video, alla poesia composta da una giovane ragazza russa che racchiude in se la malinconia della terra lontana, al rap di un giovane studente di giurisprudenza di origine marocchina. Un’occasione per conoscerci meglio, superando i confini. L’appuntamento è per venerdì 16 marzo, alle ore 20 presso l’oratorio ‘Giovanni Paolo II’ di Salvaterra (via 1° Maggio 123). Sono tutti invitati a partecipare, l’ingresso libero.