Il servizio di refezione scolastica a Bologna è apprezzato da 7 famiglie su 10. È il risultato dell’indagine condotta online da SWG, incaricata da Ribò di misurare la soddisfazione dei genitori dei bambini iscritti al servizio.
L’indagine rientra nel piano di miglioramento della qualità del servizio di refezione scolastica portato avanti dal Comune di Bologna. Uno degli strumenti di realizzazione del piano, previsto nel capitolato di gara, è proprio il monitoraggio del livello di gradimento del pasto da parte degli alunni e delle loro famiglie.
Dal 20 novembre 2017 al 7 gennaio 2018 il Comune di Bologna ha invitato tutti i genitori (15.235) dei 20.224 alunni iscritti al servizio per l’anno scolastico 2017-2018 a compilare un questionario online, totalmente anonimo. L’indagine è stata promossa tra le famiglie con tutti gli strumenti di comunicazione a disposizione del Comune, dalle newsletter ai volantini distribuiti direttamente nelle scuole.
Sono stati 1.630 i questionari online compilati dai genitori di 2.148 alunni. Il tasso di risposta, pari al 10,6%, è considerato da SWG un buon risultato: si tratta infatti di un campione solido in termini numerici. La percentuale è in linea con quella della customer satisfaction misurata nella primavera del 2017 tra i bambini, che ha visto coinvolti 2.164 alunne e alunni di 158 classi in 10 scuole su tre diverse rilevazioni.
Il risultato dell’indagine è soddisfacente: il 73% degli alunni pranza volentieri a scuola e il 68% dei genitori valuta in maniera positiva il servizio. I genitori basano la propria valutazione soprattutto sul fatto che i figli mangiano volentieri a scuola.
Il 32% dei genitori esprime invece un giudizio poco o per nulla positivo e il 27% degli alunni, secondo quanto riferito dai genitori, mangia poco o per niente volentieri a scuola. I genitori che hanno espresso un giudizio negativo credono che la qualità del cibo non sia elevata e i propri figli riferiscono di non mangiare volentieri a scuola.
Identikit di chi ha risposto al questionario:
• 80% donne
• 91% italiani
• 70% laureati
• 37% tra 40 e 44 anni
• 76% ha un solo figlio
• equamente distribuiti sui 6 Quartieri
Identikit dei figli:
• 93% consuma il pasto convenzionale
• 2,5 anni in media di iscrizione al servizio
• 58% frequenta la scuola primaria (1.241 alunni)
• 38% frequenta la scuola d’infanzia (827 alunni)
• 4% frequenta la scuola media (80 alunni)
Ai genitori è stato chiesto di esprimersi anche in merito al portale web di Ribò (conoscenza, utilizzo, utilità), alla gestione della comunicazione delle assenze dei figli da scuola (modalità, praticità), agli atteggiamenti e alle abitudini alimentari degli alunni (importanza dei diversi alimenti nella dieta di bambini e ragazzi, alimenti abitualmente consumati a colazione e a merenda, alimenti consumati a casa). È stato poi chiesto di valutare il servizio basandosi sia sulla percezione che i figli trasmettono loro (pulizia del refettorio, temperatura delle pietanze, giudizio complessivo) sia basandosi sul proprio giudizio, spiegando le motivazioni sulle base delle quali il giudizio viene formulato.
Dall’analisi dei dati raccolti è emerso che le risposte provengono da contesti familiari in cui si dà molta importanza a una alimentazione sana: il 95% cita la frutta come alimento imprescindibile nella dieta dei bambini e dei ragazzi, seguita dal 93% delle verdure, dall’84% del pesce e dall’81% dei legumi. Al quinto posto i cibi biologici con il 68%. Si tratta, quindi, di genitori sensibili al tema dell’alimentazione dei figli, tema che affrontano in maniera consapevole e attenta.
Le abitudini alimentari della famiglia, tuttavia, non sempre rispecchiano integralmente le intenzioni e così, mentre la frutta e la verdura si confermano tra gli alimenti più consumati (rispettivamente 92% e 86%), al primo posto vi è la pasta (95%), seguita dalla carne (87%), le uova (77%) e i formaggi (76%). I cibi biologici si fermano al 55%.
Un dato significativo, che riflette l’efficacia dell’iniziativa, è rappresentato dal gap nei consumi di frutta durante la merenda di metà mattina tra gli alunni delle scuole in cui è attivo il Progetto Frutta (70% di chi ha risposto) e tutte le scuole analizzate (44%).
Il Progetto Frutta è volto anche a promuovere una buona ed equilibrata colazione a casa. A tal proposito l’indagine evidenzia come biscotti (67%) e latte (62%) siano gli alimenti più consumati. Tra gli altri alimenti più consumati, ma comunque in quantità di gran lunga minore rispetto ai primi due, troviamo cerali (33%), torte fatte in casa (31%), pane (28%) e yogurt (25%). Presenti anche se in minor parte merendine confezionate (23%), marmellata (23%), succo di frutta (22%), latte e cacao (20%), nutella (18%), fette biscottate (17%) e frutta (14%).
Passando alla valutazione del servizio, stando a quanto affermato dai rispondenti, l’indagine evidenzia complessivamente una buona valutazione da parte dei piccoli utenti: il 73% degli alunni pranza volentieri a scuola, il 29% di questi esprime un giudizio molto positivo e il 44% un giudizio abbastanza positivo.
Anche i genitori esprimono un buon livello di soddisfazione, con il 68% di pareri favorevoli: il 5% è estremamente positivo, il 19% è molto positivo e il 44% è abbastanza positivo. I genitori basano la propria valutazione soprattutto sul fatto che i figli mangiano volentieri a scuola, anche se nella formazione della loro opinione non va trascurato il confronto con gli altri genitori e con gli insegnanti.
L’analisi disaggregata per ordine di scuola evidenzia che gli alunni e i genitori dei bambini che frequentano le scuole d’infanzia sono quelli che apprezzano maggiormente il servizio: rispettivamente il 90% e l’85% di questi si concentrano nella fascia alta della scala di valutazione. Per le primarie si registrano giudizi positivi da parte del 64% degli alunni e del 57% dei genitori. Più basso il dato che interessa le scuole secondarie di primo grado dove il 51% dei genitori e solo il 35% dei figli esprimono un giudizio non negativo del servizio. Non va però sottovalutato il numero esiguo di questionari compilati da chi frequenta le medie.
Secondo i genitori, gli elementi che contribuiscono alla buona performance del servizio sono l’ottima relazione con il personale in mensa (80%), la giusta durata del pranzo (70%), l’adeguatezza della quantità delle porzioni (68%), le buone condizioni della sala del refettorio (69% pulito, 66% allegro e gradevole) e la varietà dei menù (63%).
Il gusto del cibo e la temperatura delle pietanze potrebbero, invece, essere migliorati, poiché registrano soglie di gradimento appena sopra il 50%.
Infine, anche il portale web messo a disposizione dei genitori registra valutazioni positive per i rispondenti. È molto conosciuto (85%), l’uso è abbastanza diffuso (65%), soprattutto per raccogliere informazioni sui menù (87% di chi si collega) ed è ritenuto uno strumento utile (85%) da parte di chi lo conosce. Solo il 30% dei rispondenti è registrato sul portale, un dato certamente da migliorare anche contando il fatto che il 68% delle persone non registrate non sapevano che esistesse questa possibilità.
Le modalità di comunicazione delle assenze sono ritenute funzionali (94% esprime giudizio positivo), la più gradita è l’invio dell’SMS per le scuole primarie e secondarie e la delega al personale della scuola per le scuole d’infanzia.
Il Comune di Bologna ringrazia tutti i genitori che hanno risposto all’indagine. Questi dati, insieme agli altri strumenti e progetti in campo per il monitoraggio del servizio, saranno estremamente utili al Comune per continuare a lavorare insieme a genitori, scuole, Ausl e Ribò, con l’obiettivo del costante miglioramento della qualità della refezione scolastica e del gradimento degli alunni.
Nelle prossime settimane si darà il via alla terza indagine, quella rivolta agli insegnanti.