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Freddo, pronto a Modena il piano di accoglienza invernale

Con l’arrivo della stagione fredda Modena si prepara ad attivare il “Piano per l’accoglienza invernale rivolto alle persone in difficoltà” e già in questi giorni si sono svolte le prime uscite serali per intercettare bisogni e situazioni d’emergenza.

Diverse le novità che saranno introdotte nel corso dell’inverno, a partire dall’azione di monitoraggio, che non sarà più svolta esclusivamente da volontari ma anche da professionisti, all’accoglienza che intende sempre più consolidare un approccio “educativo” in grado di lavorare sulle capacità delle persone vulnerabili per proporre loro percorsi verso l’autonomia qualora ne sussistano le condizioni.

“Lo scorso anno – afferma l’assessora al Welfare del Comune di Modena Giuliana Urbelli – avevamo detto di voler fare dell’emergenza freddo un’occasione per approfondire la conoscenza del fenomeno della povertà estrema e per attivare progetti più a largo respiro. Ora, grazie anche ai fondi ministeriali ottenuti attraverso la partecipazione al progetto regionale Inside, ci accingiamo a sperimentare servizi innovativi che intendono contribuire a dare risposta a forme di povertà estrema uscendo dalla logica dell’emergenza, in un ottica di rispetto della dignità delle persone e di inclusione sociale, anche alla luce dei numeri registrati lo scorso anno quando le persone che hanno ricevuto sostegno attraverso il Piano di accoglienza invernale sono state oltre un centinaio”.

Il Piano di accoglienza invernale – a cui partecipano Poli territoriali e Centro stranieri del Comune, i servizi sanitari dell’Ausl, Caritas diocesana e Terzo Settore – scatterà ufficialmente con l’irrigidirsi delle temperature, probabilmente a inizio dicembre, per rimanere attivo fino a marzo, ma già da lunedì 13 novembre il monitoraggio svolto dai volontari attraverso le unità di strada viene effettuato sette sere su sette.

INIZIANO LE USCITE SERALI DEI VOLONTARI

Otto le associazioni di volontariato che da lunedì 13 novembre svolgono attività di monitoraggio serale nell’ambito del Piano di accoglienza invernale per persone in difficoltà. Si tratta di Agesci, AVS, Croce Blu, Croce Rossa, Fratres Mutinae, Gruppo Comunale Protezione Civile, Porta Aperta, Vivere sicuri.

Le uscite serali, che continueranno per tutto l’inverno, si svolgono indicativamente dalle 22 a oltre la mezzanotte, prevalentemente nelle zone della stazione ferroviaria, di San Cataldo e in alcune aree del centro storico; tra le zone monitorate potranno inoltre essere inseriti altri luoghi in cui venga segnalata la presenza di persone senza fissa dimora.

I volontari distribuiscono generi di conforto come bevande calde, coperte e alimenti che possono essere offerti da bar, supermercati o negozi; al tempo stesso offrono occasioni di ascolto e dialogo con i senza fissa dimora per promuovere la volontà di uscire da questa condizione, la fiducia in se stessi, il desiderio di partecipare alla vita sociale.

In questa funzione, i volontari saranno prossimamente supportati da un’unità di strada di professionisti che lavorerà in modo continuativo durante tutto l’anno per contattare i senza fissa dimora, favorire l’accesso ai servizi, intercettare i bisogni di persone particolarmente vulnerabili che vivono in condizioni di marginalità e supportarle nel superamento della condizione di homeless. L’Unità di strada, che entrerà in azione durante il mese di dicembre, dovrà anche monitorare il territorio e raccogliere una mappatura dei disagi per consolidare e sperimentare misure di sostegno.

Durante il periodo invernale l’Unità di strada professionale sarà inserita nel Piano di accoglienza invernale con la funzione di coordinare e supportare gli operatori volontari che partecipano all’attività di monitoraggio notturno.

Per collaborare alla coprogettazione e alla gestione del nuovo servizio di Unità di strada il Comune ha pubblicato un avviso di manifestazione di interesse che scade il 22 novembre ed è consultabile nella sezione bandi del sito internet del Comune di Modena (www.comune.modena.it). L’avviso è rivolto a soggetti del Terzo Settore, cooperative sociali, fondazioni e altri soggetti privati non a scopo di lucro.

















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