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Diocesi di Reggio in lutto per la morte di monsignor Ambrogio Morani

Monsignor Ambrogio Morani si è spento a 88 anni nella sua abitazione di via Verdi, a Guastalla, poco dopo le 20 di giovedì 2 novembre, nel giorno che la Chiesa dedica alla commemorazione di tutti i fedeli defunti. Era nato il 29 ottobre 1929 a Paullo di Casina, dove la sua salma verrà sepolta dopo la celebrazione esequiale che sarà presieduta dal vescovo emerito di Reggio Emilia-Guastalla Adriano Caprioli sabato 4 novembre alle 11 nella Concattedrale di Guastalla.

A Guastalla Morani era entrato nell’Istituto secolare dei Servi della Chiesa nel 1948 dopo un’esperienza di noviziato nel convento dei Cappuccini di Fidenza che aveva dovuto interrompere per motivi di salute. Subito dopo l’ordinazione sacerdotale, ricevuta il 17 dicembre 1955, era stato nominato direttore del Collegio San Giuseppe di Guastalla, incarico che ha esercitato fino al 1978; successivamente ha diretto il centro vocazionale dei Servi della Chiesa fino al 1986.

La sua è stata una vita interamente donata ai poveri, secondo il carisma di monsignor Dino Torreggiani, il fondatore  dei Servi della Chiesa, e l’amicizia maturata con don Alberto Altana.

“Una vera colonna portante dell’Istituto”, di cui Morani è stato saggio consigliere quasi per tutta la vita, nonché vice-superiore generale dal 1986 al 1991; “un uomo con una grande apertura di cuore e una parola buona per tutti”: così lo ricorda il confratello don Mario Pini.

Don Ambrogio è rimasto sempre a Guastalla, il che non gli ha impedito di svolgere un’opera di evangelizzazione ad ampio raggio e per tanti “ultimi”: dal 1958 al 1965 è stato cappellano delle carceri e per vent’anni (dagli anni Sessanta agli Ottanta del secolo scorso) dei Sinti e dei Rom; pittore appassionato e fantasioso, era diventato un maestro per i naïfs della Bassa. Quadri di “Brommo”, questo il suo nome d’arte, sono diffusi in tutt’Italia e in Vaticano.

L’altro importante campo di apostolato di monsignor Morani sono stati i malati. Dal 1986 fino alla fine, ultimamente come cappellano emerito dell’Ospedale di Guastalla, ha continuato ad esercitare una paternità spirituale e una vicinanza concreta nei confronti di moltissime persone, dimostrandosi sempre presenza affettuosa e di autentica compagnia.

La salma di don Ambrogio è stata ricomposta presso la Cappella dell’Ospedale di Guastalla dove nel pomeriggio di oggi, venerdì 3 novembre, alle ore 17.30 il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla Massimo Camisasca guiderà la recita del santo Rosario.
















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