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Vertenza Castelfrigo: nuova mobilitazione anche stamattina davanti alla sede dell’Ispettorato del Lavoro

Continua la mobilitazione dei lavoratori degli appalti della Castelfrigo di Castelnuovo Rangone. Dopo il partecipato corteo di ieri per le vie del centro storico di Castelnuovo e l’incontro con il sindaco Paradisi, si è svolto stamattina un presidio dei lavoratori promosso dai sindacati Flai/Cgil e Filt/Cgil davanti all’Ispettorato del Lavoro di Modena, che ha visto anche la partecipazione di una delegazione di lavoratori in sciopero per il rinnovo del Contratto Nazionale del settore Logistica e Trasporti.
I lavoratori degli appalti Castelfrigo sono in sciopero permanente da 2 settimane con presidio mattutino davanti all’azienda, dopo il mancato accordo sulla gestione dei 75 esuberi dichiarati dalle cooperative (WorkService e Ilia D.A.) che si sono rifiutate di accogliere qualsiasi altra proposta alternativa ai licenziamenti avanzata dal sindacato.
La direttrice dell’Ispettorato del Lavoro, dottoressa Giordano, ha accolto una delegazione di lavoratori e sindacalisti che hanno esposto le ragioni della vertenza. E’ stato sottolineato che si vuole proseguire nella lotta nel pieno rispetto della legalità e quindi i lavoratori hanno chiesto all’Ispettorato di dare corso a tutte le denunce e segnalazioni fatte da Flai e Filt Cgil nei mesi precedenti sulle irregolarità presenti negli appalti e nella produzione diretta di Castelfrigo.
L’Ispettorato del Lavoro ha garantito che tutte le richieste di intervento saranno prese in considerazione secondo quanto previsto dalle normative.
Inoltre, le sanzioni già emesse dall’Ispettorato nei mesi scorsi contro le violazioni accertate di Castelfrigo e delle società appaltatrici, non saranno archiviate nonostante i ricorsi presentati.

“Insisteremo presso le istituzioni e gli enti ispettivi – affermano Marco Bottura (Flai/Cgil) e Adriano Montorsi (Filt/Cgil) – affinché sia fatta massima chiarezza sul sistema delle false cooperative presenti nel sito della Castelfrigo. La situazione dei 75 lavoratori minacciati di licenziamento deve trovare una soluzione al più presto, sostenibile in quadro di legalità e di rispetto dei diritti contrattuali”.

















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