Emilia-Romagna e Assia rafforzano la collaborazione per affrontare insieme le nuove sfide dell’integrazione sociale, dell’immigrazione e della gestione dei flussi migratori. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la ministra per l’Europa e plenipotenziaria presso il Governo Federale, Lucia Puttrich, hanno firmato a Wiesbaden – nel Land tedesco – una dichiarazione congiunta con un obiettivo condiviso: stringere ulteriormente i rapporti tra le due regioni e avviare uno scambio regolare di funzionari amministrativi e di esperti, per mettere a confronto i diversi approcci ai problemi comuni che l’attuale crisi dei profughi pone a livello mondiale.
Una relazione privilegiata, quella tra l’Assia e l’Emilia-Romagna, che dura da 25 anni. “Sono orgoglioso- ha sottolineato il presidente Bonaccini- di partecipare al venticinquesimo anniversario della collaborazione tra la nostra Regione e il Land Hessen, una vicinanza che ci ha portato anche a condividere dal 1994 una sede comune a Bruxelles. Tra i progetti più significativi realizzati dalla comune volontà delle due regioni ricordo la fondazione della Scuola di Pace di Montesole, fortemente impegnata sui temi della memoria e della condivisione di valori di pace, tolleranza e integrazione. Un quarto di secolo è un periodo di tempo significativo- ha aggiunto – che testimonia sia il lungo percorso compiuto assieme sia il fatto che le molte collaborazioni in atto tra i nostri Comuni sono più che mai vitali. Sono legami di questo genere che contribuiscono a tenere unita l’Europa, attraverso la condivisione di scopi comuni e il rafforzamento del ruolo dei territori. Dobbiamo essere in grado di affrontare sfide globali, come quella dell’immigrazione- ha concluso il presidente della Regione- che si possono vincere se si è in grado di fare fronte comune, unendo gli sforzi e l’impegno a livello europeo e internazionale”.
“Sono molta contenta che il partenariato con la Regione Emilia-Romagna duri da 25 anni, che sia forte e vitale. La cooperazione con l’Emilia-Romagna ha molte sfaccettature, e oggi con la firma della dichiarazione congiunta sull’integrazione regionale ne abbiamo aggiunta una nuova- ha detto la ministra Puttrich-. L’Unione europea si trova dinanzi a grandi sfide, tra queste l’immigrazione. Tali sfide le possiamo affrontare al meglio insieme. In tale contesto è importante che i Lander e le Regioni possano difendere in loro interessi quanto si tratta di prendere delle decisioni sul futuro. Anche questo compito lo possiamo affrontare al meglio insieme”.
I progetti di collaborazione e i gemellaggi con il Land dell’Assia coinvolgono 16 Comuni e 2 Province dell’Emilia-Romagna. Presenti alla celebrazione per i 25 anni di partenariato a Wiesbaden i sindaci e i rappresentanti dei Comuni di Castel S. Pietro (Bo), Predappio, Modigliana e San Mauro Pascoli della provincia di Forlì-Cesena, Vignola (Mo), Ferrara, Quattro Castella (Re) e Collecchio (Pr).
Nella serata di ieri, a cura della Regione, si è svolto lo spettacolo-concerto eseguito dal duo Il Ruggiero, composto da Daniele Tonini, basso, ed Emanuela Marcante al pianoforte, che ha previsto momenti di teatro e di musica tratti dalle opere di Rossini e Verdi, due artisti geniali, patrimonio di ogni nazione dell’Europa e, allo stesso tempo, due uomini indissolubilmente legati alle terre e alle città dell’Emilia-Romagna.
Nella delegazione regionale, il vice presidente dell’Assemblea legislativa, Fabio Rainieri: “Un legame che ha compiuto un quarto di secolo- ha sottolineato-. Un gemellaggio che ha rafforzato lo spessore internazionale della nostra Regione e ha permesso una collaborazione molto proficua in tanti settori strategici per le due realtà. Emilia-Romagna e Assia sono due realtà simili: territori di sviluppo e di coesione sociale che hanno saputo coniugare una tradizione agricola con un forte sviluppo manifatturiero e del terziario. Per questo è importante confermare e rafforzare la collaborazione e l’impegno comune”. Tra i vari incontri ufficiali che si sono succeduti nell’ambito della visita, il vice presidente Rainieri ha incontrato il presidente del Landtag dell’Assia (l’Assemblea legislativa del Land) Norbert Kartmann, presentandogli la proposta di un documento da condividere tra le Assemblee delle due realtà gemellate per portare insieme un contributo alla discussione sul futuro dell’Unione europea che si sta tenendo nell’ambito del Comitato delle Regioni d’Europa.
L’Assia e l’immigrazione
Come l’Emilia-Romagna, l’Assia fa dell’integrazione sociale un obiettivo trasversale a diversi assessorati e con politiche ad hoc, nonostante situazioni molto diverse tra le due regioni per quanto riguarda il numero dei profughi e degli immigrati e i loro Paesi di provenienza.
L’Assia accoglie circa 80 mila profughi, su una popolazione complessiva di 6 milioni di residenti, e gli stranieri residenti hanno accesso universale ai servizi. Le misure specifiche per stranieri hanno come obiettivo l’eliminazione di ostacoli per favorire tale accesso; ad esempio, il sistema di apprendimento della lingua per i bambini, che prevede uno screening tra i 4 ed i 5 anni per verificare il livello di competenza linguistica e, nel caso di difficoltà, l’adozione di specifiche misure. È stata introdotta, inoltre, una modalità di rappresentanza delle comunità straniere: a livello regionale il Governo nomina una consulta per l’integrazione sociale fatta di 34 personalità rappresentanti di chiese, associazioni e comuni. La consulta si incontra due volte all’anno ed esprime pareri su materie di integrazione sociale.
I cittadini stranieri in Emilia-Romagna
In Emilia-Romagna i cittadini stranieri residenti sono 531.028, pari all’11,9% della popolazione complessiva. E’ la prima regione in Italia per incidenza di residenti stranieri sul totale della popolazione residente, davanti alla Lombardia, attestata all’11,4% (il dato medio nazionale è dell’8,3%).
Oggi l’Emilia Romagna ospita 13.200 profughi (tra richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale), in calo per la prima volta negli ultimi tre anni: erano 14.186 il 2 agosto scorso. Per quanto riguarda l’accoglienza di profughi e richiedenti asilo, la Regione ha fatto da apripista al sistema poi adottato a livello nazionale. Sul piano sanitario interviene direttamente negli ambulatori presenti nel centro di primissima accoglienza con una prima visita di screening dei profughi e successivamente, mediante le strutture sanitarie del territorio, con la profilassi vaccinale.