La costruzione di due nuovi poli scolastici misti primarie-materne a Crognaleto, in provincia di Teramo, e a San Severino Marche, nel maceratese; il nuovo edificio che ospiterà gli uffici del Comune di Caldarola e il rifacimento completo del manto erboso dal campo da calcio di Visso, entrambe quest’ultime due località situate sempre in provincia di Macerata.
La Regione Emilia-Romagna rinnova la propria solidarietà alle popolazioni di Abruzzo e Marche colpite dal terremoto in Centro Italia del 2016 e lo fa ancora una volta in maniera concreta, finanziando con 1 milione e 665mila euro quattro interventi per contribuire alla ricostruzione post-sisma dei territori devastati: 1 milione di euro direttamente dalla Regione e 665mila euro dalle donazioni di privati cittadini, imprese, associazioni e amministrazioni pubbliche, arrivate sul conto corrente attivato dalla Regione nei giorni immediatamente successivi all’evento sismico.
I progetti sono stati illustrati oggi a Bologna dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dall’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo e dal sindaco del Comune di Caldarola, Luca Giuseppetti.
“La presentazione di questi progetti di ricostruzione in aiuto a quattro comuni gravemente danneggiati dal terremoto in Centro Italia e dei fondi per realizzarli mi riempie di orgoglio- afferma il presidente Bonaccini- una soddisfazione che deve essere estesa dell’intera comunità regionale, che così generosamente ha contribuito con le proprie donazioni. Proprio nel giorno in cui si parla di autonomia delle Regioni- prosegue- voglio sottolineare il fatto che se viene meno l’idea della solidarietà tra le varie parti del Paese, viene meno anche il senso di appartenenza alla comunità nazionale, quell’Italia unita e coesa che noi stessi come Emilia-Romagna abbiamo messo quale premessa alla nostra richiesta di maggiore autonomia scegliendo la via costituzionale. Peraltro, con lo stanziamento di queste risorse manteniamo fede all’impegno che avevamo preso e ricambiamo la grande solidarietà ricevuta dal resto d’Italia cinque anni fa, quando anche noi ci siamo trovati di fronte alla tragedia del terremoto”. “E voglio ancora una volta ringraziare il personale dell’Agenzia regionale della Protezione civile e tutti i volontari dell’Emilia-Romagna che si sono prodigati nel dare assistenza alla popolazione nei primi mesi, nell’emergenza. Adesso ci sono le risorse e i progetti per avviare la ricostruzione- chiude il presidente della Regione- e saremo al fianco delle popolazioni colpite fino a quando l’ultimo mattone non sarà rimesso al suo posto”.
“Oggi è una giornata speciale- ha sottolineato l’assessore Paola Gazzolo- perché siamo qui a raccontare i progetti di solidarietà dell’Emilia-Romagna verso le popolazioni di quattro comuni del teramano e del maceratese che sono state colpite in modo terribile dal sisma dello scorso anno. Progetti cui la Regione concorre anche grazie al contributo di tanti cittadini che, con le loro donazioni, hanno raccolto da subito l’invito a versare sul conto corrente regionale aperto immediatamente dopo il sisma in Italia centrale. E’ grazie alla rete dei volontari nella prima fase dell’emergenza, ai tecnici di protezione civile e alla generosità dei tanti – tra privati, associazioni, imprese -, se ora possiamo portare nei Comuni di Caldarola, Crognaleto, San Severino e Visso degli aiuti concreti per la ricostruzione”.
“Grazie, anche a nome di tutti i cittadini per l’ascolto e per l’aiuto- commenta il sindaco Giuseppetti-. Con questa donazione della Regione Emilia-Romagna il prossimo anno potremo rimetterci a lavorare con dignità e in sicurezza nel nuovo municipio. Dopo le scuole, la sede del comune rappresenta il cuore di un paese ed è per questo che il contributo dell’Emilia-Romagna è basilare e ci permette di poter pensare alla rinascita del territorio. Non ci lasciate soli”.
Gli interventi in dettaglio
Il primo, la costruzione di una nuova scuola primaria e dell’infanzia di circa 400 metri quadrati a Tottea, una frazione di montagna del Comune di Crognaleto, in provincia di Teramo, sarà interamente realizzato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, che provvederà direttamente alla progettazione, all’affidamento tramite gara e all’esecuzione dei lavori. L’edificio ospiterà, oltre alle aule per la didattica, una biblioteca, la mensa e una sala polifunzionale al servizio della comunità. La struttura sarà anche centro di accoglienza di protezione civile in caso di emergenza. Il tutto per una spesa prevista di circa 850mila euro.
Gli altri tre interventi sono tutti nel maceratese.
A San Severino è prevista la costruzione di un complesso che ospiterà scuola elementare e materna, per una superficie complessiva di circa 3.500 metri quadrati. Nel dettaglio, la scuola primaria ospiterà 12 classi, con una capienza di circa 300 alunni. Accanto alle aule sorgeranno poi una biblioteca, la mensa, una palestra e tre/quattro laboratori polifunzionali. La scuola materna sarà articolata in tre sezioni, che potranno ospitare complessivamente 90 bambini. Il contributo previsto è di 300mila euro.
A Caldarola, 465mila euro serviranno alla ricostruzione del nuovo municipio. Si tratta di due edifici – il primo di circa 380 metri quadrati, il secondo di 40 – che ospiteranno gli uffici della nuova sede e che saranno realizzati con materiali sostenibili, a basso impatto ambientale e alimentati con energia fornita da pannelli fotovoltaici.
Infine, 50mila euro sono destinati al rifacimento del manto erboso del campo da calcio di Visso, che fino a poco tempo fa ha ospitato le casette degli sfollati del terremoto e che dopo l’intervento di manutenzione straordinaria vedrà di nuovo i ragazzi della cittadina e della vicina località di Ussita impegnati in attività sportive.
L’Emilia-Romagna nella fase dell’emergenza: oltre 1.700 volontari sul campo
Nella prima fase dell’emergenza, coincidente con i primi sei mesi a partire dal terremoto del 24 agosto 2016, seguito da molte altre scosse, fino a quella nuova, fortissima, del 26 ottobre, a cui si è poi aggiunta la successiva emergenza neve, nelle aree dove è stata chiamata a intervenire la Regione Emilia-Romagna ha portato a termine una attività diretta di assistenza alla popolazione e supporto amministrativo sul campo che si riassume in questi numeri: 43 mila pasti serviti e 2.936 verifiche di agibilità di edifici eseguite, attraverso l’impegno di 1.706 volontari, con tutte le oltre 300 associazioni operative in Emilia-Romagna che hanno dato il loro contributo.
Fra gli interventi portati a termine, la Cittadella dell’Emilia-Romagna costruita a Montegallo nella frazione di Balzo, realizzata in soli 17 giorni dalla prima scossa di agosto dai volontari e dagli operatori della Protezione civile emiliano-romagnoli e divenuta sede di Municipio, scuola, chiesa, ambulatorio, Carabinieri e Corpo Forestale dello Stato. Uno dei più importanti realizzati dall’Emilia-Romagna assieme al Polo scolastico ‘Simone de Magistris’ a Caldarola.