In occasione dei primi sei mesi di attività “piena” delle nuove modalità di raccolta rifiuti nel territorio comunale di Castelfranco Emilia, i dati parlano chiaro: il sistema funziona ed è stato ben recepito dai cittadini, con risultati in linea addirittura superiori alle attese.
A dimostrarlo sono gli indicatori sui servizi ambientali, il più eloquente dei quali è quello sulla raccolta differenziata, che nel periodo aprile – settembre 2017 è arrivata a toccare l’81%. Nel 2016, nello stesso periodo, il dato si era attestato 20 punti percentuali sotto questa soglia, al 61%.
Con l’adozione di tale sistema, Castelfranco Emilia si pone tra i primi comuni a corrispondere a quanto disposto dal Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti che, attraverso la leva della tariffa puntuale, spinge le amministrazioni comunali verso obiettivi al 2020 di riduzione dei rifiuti e di incremento della raccolta differenziata.
I risultati estremamente incoraggianti di questi mesi, che hanno consentito di conseguire alcuni di questi obiettivi con due anni di anticipo, evidenziano come gli sforzi di tutti rendano possibile il raggiungimento di traguardi ambiziosi.
Ora è importante individuare un’efficace modalità di tariffazione puntuale per le utenze domestiche e produttive. Entro la fine del 2017, infatti, verrà proposto in approvazione al Consiglio Comunale il nuovo regolamento sulla tariffa corrispettivo puntuale, che prevede che una quota della nuova tariffa sia commisurata ai rifiuti indifferenziati prodotti; con ciò verranno premiati i comportamenti individuali virtuosi, che stando ai dati raccolti in questi mesi sono anche i più diffusi.
“Sin dall’avvio, questo sistema innovativo di gestione dei rifiuti – ha detto Stefano Reggianini, Sindaco di Castelfranco Emilia – ha rappresentato una prova importante per la nostra collettività. I risultati positivi di questi primi mesi evidenziano che i cittadini e le imprese castelfranchesi, ai quali vanno tutti i miei ringraziamenti, hanno colto questa sfida con impegno e senso di responsabilità, collaborando al raggiungimento di un obiettivo ambizioso. Assieme al Gestore e ai Comuni che con noi hanno aderito a questo modello di raccolta – ha concluso Reggianini – andremo ora a studiare i parametri per la definizione delle nuove tariffe e credo che possiamo guardare a questi prossimi passi con ottimismo perché, da un lato, il sistema di raccolta è rodato e funziona, dall’altro cittadini e imprese hanno ben appreso come utilizzarlo correttamente”.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti dal Comune di Castelfranco Emilia – ha dichiarato Alberto Santini, Responsabile Servizi Ambientali area Modena-Ferrara di Hera – al quale va la nostra gratitudine per essersi prestato a fare da “pilota” per questo nuovo sistema di gestione dei rifiuti. L’aspetto più gratificante di questo successo, che nel complesso si è realizzato in tempi relativamente brevi, è l’ampiezza dello spettro dei miglioramenti conseguiti, segno che l’intensa attività di formazione e informazione proposta a supporto del passaggio alla Carta Smeraldo ha portato benefici non solo alla raccolta dei rifiuti in sé, ma a tutti i servizi ambientali che Hera eroga sul territorio”.
Tra gli elementi che hanno consentito di raggiungere questi obiettivi c’è anche un’importante e niente affatto scontata scelta tecnica, quella di progettare e mettere a disposizione dei cittadini un sistema di gestione dei rifiuti flessibile e integrato, che grazie alla Carta Smeraldo – a differenza di quanto accade con i tradizionali modelli di raccolta “porta a porta” – consente a tutti di conferire i propri scarti liberamente, anche quando siano serviti dalla raccolta domiciliare. Inoltre, nel corso delle iniziative di formazione e informazione che hanno preceduto ogni fase dell’attuazione del progetto, tecnici Hera e tutor hanno sempre illustrato, assieme alle nuove modalità di raccolta dei rifiuti, anche tutti i servizi complementari, portando famiglie e attività produttive a comprenderne le caratteristiche e a utilizzarli di più e meglio.
La sfida è proseguire su questa strada e la chiave per consolidare i risultatati raggiunti è il proseguimento del percorso fatto con cittadini e imprese sin dall’avvio della sperimentazione del modello a Gaggio e nel quartiere Mezzaluna.
Rispetto ad allora, dal punto di vista dei servizi ambientali, Castelfranco Emilia è oggi una realtà totalmente rinnovata:
– sono presenti sul territorio oltre 200 isole di base complete per la raccolta di rifiuti differenziati e indifferenziati, costituite dai quasi 1.200 nuovi arredi urbani che hanno sostituito i vecchi contenitori, con un indubbio miglioramento del decoro cittadino;
– il rifiuto indifferenziato è drasticamente diminuito: da 3.400 tonnellate circa a meno di 1.500 a favore delle frazioni raccolte in maniera differenziata;
– non solo quantità: anche la qualità della differenziata è migliorata. Analisi condotte su quanto conferito in modo separato indicano che anche questo dato è in costante crescita (ad esempio è stato recuperato un 8% di impurità della plastica), a tutto beneficio della collettività; Infatti, i proventi derivanti dalla vendita ai consorzi di recupero di tali materie, che vanno interamente ad abbattere il valore complessivo della TARI, crescono al crescere della qualità di quanto conferito;
– è cresciuto il ricorso alle stazioni ecologiche di Castelfranco e San Cesario (La Graziosa): nel complesso, le quantità raccolte nei due impianti sono aumentate del 12%, mentre il numeri di utenti che le ha visitate ha registrato un +34%. E, analogamente, il ricorso al servizio gratuito di ritiro di ingombranti ha registrato una variazione positiva pari a +30%;
– infine, il Corpo di Polizia Municipale, in collaborazione con Hera, ha sviluppato una serie di procedure funzionali a reprimere i comportamenti scorretti che danneggiano l’intera collettività.