Venerdì pomeriggio 13 ottobre, presso la sede di Modena dell’Agenzia Regionale per il Lavoro, si è concluso con un mancato accordo l’incontro sindacale sulla procedura di licenziamento collettivo per 75 soci-lavoratori (su un totale di 148) delle cooperative in appalto presso la Castelfrigo di Castelnuovo Rangone (MO).
“La procedura di licenziamento collettivo – spiegano Filt/Cgil Flai/Cgil Modena in una nota – era stata avviata il 9 giugno scorso, quando le due cooperative appaltatrici (Work Service e Ilia D.A.) avevano annunciato alle Organizzazioni Sindacali la chiusura di due linee di produzione da parte dell’azienda committente Castelfrigo.
Dopo il mancato accordo di venerdì scorso le cooperative potranno procedere al licenziamento, che è atteso nei prossimi giorni”.
“Pur di scongiurare i licenziamenti – affermano Adriano Montorsi della Filt/Cgil e Marco Bottura della Flai/Cgil – abbiamo chiesto alle cooperative di rimodulare gli orari di lavoro dei soci-lavoratori senza costi aggiuntivi per le aziende ma le cooperative hanno rifiutato questa misura di solidarietà proposta dai lavoratori e hanno insistito per un licenziamento collettivo, senza accordo sindacale, senza incentivi all’esodo e senza voler applicare ammortizzatori sociali conservativi. Attribuiamo certamente la responsabilità di questi licenziamenti alla due cooperative – continuano Filt/Cgil e Flai/Cgil Modena – ma anche alla volontà della Castelfrigo, perché è l’azienda committente che ha tutto il potere contrattuale necessario per controllare l’appalto delle lavorazioni interne.
Peraltro, a tutt’oggi, Castelfrigo si è risolutamente negata a qualsivoglia confronto sul piano industriale, nonostante questo sia stato richiesto a gran voce dal sindacato.
Ci opporremo a questo modo di espellere i lavoratori con tutte le azioni sindacali e legali consentite” – concludono Montorsi e Bottura.