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120 profughi alla ex Terim? MoVimento 5 stelle Formigine: Casinalbesi sulle barricate

“Ormai da diverse settimane  – spiega il Consigliere Rocco Cipriano, MoVimento 5 stelle Formigine – riceviamo con sempre più insistenza, richieste da parte di Cittadini che vogliono informazioni certe sulla voce che “presto verranno ospitati profughi presso gli stabili della ex Terim adiacente il quartiere Bertola, in altri capannoni o peggio ancora, in aree abbandonate site nel Comune di Formigine”. 

Il timore evidenziato dai residenti è riassumibile nel fatto che “l’arrivo di stranieri vada a creare problemi di sicurezza nella zona, area di per sé già minata da un notevole aumento di furti”.  E ancora “la convivenza con i rifugiati è spesso difficile, in quanto non sapendo cosa fare tutto il giorno, è facile che passino il loro tempo a bivaccare, bere e chissà cos’altro”. Infine la segnalazione raccolta pochi giorni fa che addirittura da per “certa l’attività di lavori eseguiti negli stabili delle ex terim per consentire l’arrivo di 120 migranti”.

Il rincorrersi di queste voci e la forte richiesta di chiarezza, ci ha fatto studiare e presentare un Interpellanza al Sindaco Maria Costi.

I residenti vogliono sapere se l’Amministrazione Comunale di Formigine può confermare o smentire, se è stata resa partecipe o quantomeno informata sulla vicenda immigrati/profughi che si sta venendo a delineare nell’area ex Terim.

Voci, comunicati, e notizie dei giornali locali, riferiscono di gestione diretta da parte della Prefettura per quanto riguarda alloggi e ricoveri di emergenza in alcuni Comuni della provincia modenese.

Vorremmo essere informati anche noi Cittadini formiginesi sulla situazione attuale, vorremmo risposte chiare in merito alla possibilità della Prefettura di prendere possesso di strutture pubbliche senza l’avallo della nostra Amministrazione Comunale.

Temendo che prima o poi anche il Comune di Formigine sarà coinvolto direttamente nel dramma immigrati/profughi, chiediamo al Sindaco cosa si risponderà ad eventuali richieste della Prefettura?

Premesso che il Sindaco è il diretto responsabile nel Comune della salute pubblica e dell’ordine pubblico, il fenomeno di flussi migratori deve essere affrontato con adeguate politiche, le informazioni riguardo la vicenda dell’accoglienza risultano sommarie, di difficile reperimento, frastagliate, e che i cittadini hanno il diritto di essere informati su questa vicenda che vede impiegato un copioso impegno di risorse pubbliche.

Considerato che nel nuovo bando per l’accoglienza emesso dal prefetto, che scadrà in settembre, si cercano sistemazioni sul territorio provinciale per 2300 persone e che i richiedenti asilo già presenti nella città di Modena e provincia, sono allo stato attuale 1650-1700.

Infine rilevato che il prefetto ha già annunciato che sta cercando sia tramite gli enti che i privati strutture ampie, che possano essere adatte a questo scopo di carattere temporaneo. Nel timore che capannoni, ex fabbriche, ex scuole o edifici abbandonati di privati possano essere pronti a diventare strutture di prima accoglienza.

Raccogliendo l’indignazione di chi reputa questi luoghi ingestibili, che cancellano la dignità umana degli ospiti, abbiamo posto diverse domande, per sapere se sono in corso o si stanno pianificando lavori per convertire vecchi stabili, ove ospitare a breve dei nuovi rifugiati. Se le notizie di cui sopra, ovvero che presto verranno ospitati profughi presso gli stabili della ex Terim corrispondono al vero. Quanti sono ad oggi i richiedenti asilo sul territorio nel nostro Comune, quale la loro nazionalità e quale l’età? Quanti dopo una prima accoglienza, si sono resi irreperibili? Sono state avviate tutte le procedure sanitarie previste dal protocollo, quali eventuali malattie sono state riscontrate negli ospiti? Quali sono le attività di integrazione ed inserimento a cui vengono sottoposti i profughi (corsi di lingua, di avviamento professionale, ecc.)?

Infine – conclude Cipriano – viste le ultime e purtroppo ripetute terribili notizie di cronaca, mi unisco alla sollecitazione che da più parti viene sollevata e chiedo se si stia studiando un programma volto a sensibilizzare i ragazzi di altre culture presenti sul nostro territorio, affinché possano essere formati ed educati all’approccio affettivo e ad una sessualità ordinata”.

 
















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