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Ricercatori Irccs, in Regione nuovo incontro voluto dall’assessore Venturi

Un nuovo incontro, voluto dalla Regione, per trovare una soluzione al problema della stabilizzazione dei circa 300 ricercatori precari degli Irccs, gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico presenti anche in Emilia-Romagna. Due a Bologna: l’Istituto delle scienze neurologiche del Bellaria e l’Istituto ortopedico Rizzoli, e uno a Reggio Emilia: l’Istituto in tecnologie avanzate e modelli assistenziali in oncologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova.  
Si è svolto nella serata di lunedì in viale Aldo Moro il secondo colloquio, dopo quello del 19 giugno, tra l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, e una delegazione dei ricercatori. Due le decisioni prese: l’istituzione di un tavolo di confronto con i sindacati per il superamento del lavoro atipico e precario del settore, e una ricognizione regionale sul “mondo” dei ricercatori in Emilia-Romagna.

“Come promesso – sottolinea Venturi- ci siamo rivisti nel giro di poche settimane-. Condividiamo le ragioni di questi professionisti, impegnati da anni su progetti di grande rilevanza anche per la qualità del nostro sistema sanitario, e che hanno diritto di avere certezze sul proprio futuro, lavorativo e quindi di vita. Abbiamo già portato il tema all’attenzione della commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Da parte nostra stiamo cercando una soluzione, in attesa di un provvedimento di livello nazionale”. Il problema, infatti, riguarda circa 3.500 professionisti in tutta Italia.

“Stiamo percorrendo varie strade e cercheremo di cogliere tutte le opportunità possibili- spiega l’assessore-. Ieri abbiamo incontrato anche alcune organizzazioni sindacali, con cui abbiamo concordato l’apertura di un tavolo regionale per il superamento del lavoro atipico e precario del personale della ricerca. Inoltre, stiamo seguendo con attenzione l’avvio della discussione per il rinnovo del contratto nazionale della Dirigenza, che potrebbe introdurre la figura del ricercatore favorendone quindi l’inquadramento stabile. E avvieremo presto una ricognizione a livello regionale per avere un quadro più chiaro del loro numero, ma anche di qualifiche e titoli posseduti, funzioni svolte, e dell’eventuale inserimento in graduatorie concorsuali aziendali ancora aperte. Appena saranno disponibili gli esiti di questo censimento- chiude l’assessore Venturi-, nella seconda metà di settembre, ci rivedremo nuovamente, sia con le organizzazioni sindacali, sia con la delegazione che rappresenta i ricercatori”.
















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