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Il Comitato Salviamo le Cicogne in merito all’incontro col PD di lunedì

Di seguito quanto esposto dal Comitato Salviamo le Cicogne all’incontro organizzato dal PD a Castelnovo ne’ Monti, Sede Municipale, lunedì 10 luglio 2017, sul futuro dell’Ospedale Sant’Anna.

Il Comitato Salviamo le Cicogne:

1. si è sempre espresso in modo chiaro e inequivocabile sull’oggetto delle  richieste: salvaguardia del Punto Nascite in sicurezza per impedire un prevedibile effetto domino sugli altri reparti dell’Ospedale;

2. ha invitato ripetutamente i Responsabili Provinciali e Regionali del PD, Partito di maggioranza e di Governo, ad innumerevoli incontri pubblici con i cittadini, ma sempre qualcuno ha risposto di essere impossibilitato a partecipare e qualcun altro neppure quello, evidentemente per questi ultimi non interessava proprio;

3. ricorda che la Regione, dopo aver taciuto ai rappresentanti del Comitato e del Gruppo Insieme per l’Ospedale Sant’Anna  che la Commissione Nascite, prima della scadenza, aveva già assunto una decisione contraria al mantenimento del Punto Nascite, ha poi frettolosamente rinnovato la stessa annunciando l’intenzione di inoltrare  comunque la richiesta di deroga al Ministero, promessa che ad oggi non risulta mantenuta;

4. ricorda che la Provincia e molti altri Comuni del territorio provinciale non hanno voluto approvare ordini del giorno a favore del Punto Nascite ma preferito  più generiche deliberazioni che non lo comprendessero lavandosene,  in pratica,  le mani;

5. resta in attesa di un loro miracoloso risveglio quando in futuro dovranno affrontare  le ventilate chiusure dei Punti Nascite di  Montecchio e Scandiano;

6. è allibito e contrario alla decisione di chiusura del Punto Nascite, anche solo per un mese, assunta dalla Direzione Generale e dal Dipartimento Materno Infantile che denota una grave  mancanza di  organizzazione non prevedendo  sostituzioni anche temporanee delle professionalità;

7. è stanco di sentire ripetere che la sicurezza sotto i 500 parti all’anno non esiste, lo riteniamo offensivo nei confronti delle Donne e degli Operatori Sanitari della nostra Struttura. Questo significa che i parti che si sono conclusi felicemente al Sant’Anna lo devono alla fortuna? Se ciò corrispondesse al vero, ci sarebbero gli estremi per denunciare i responsabili che hanno consentito di partorire inconsapevolmente in una situazione di rischio? Perché l’AUSL non fornisce i dati delle morti e delle problematiche post-partum dei nati a Castelnovo ne’ Monti confrontandoli con quelli del Santa Maria Nuova e gli altri Presidi provinciali? Teme di essere smentita?

8. evidenzia che non si è voluto prendere in considerazione le soluzioni operative elaborate da una Commissione di Professionisti del settore, che avrebbero consentito di operare secondo le previste condizioni di sicurezza;

9. chiede di rendere noto il conto del denaro pubblico speso per rifare i reparti e acquistare attrezzature che probabilmente, come avvenuto in altre realtà, si intende trasferire in Sedi diverse, comprese quelle donate dai cittadini espressamente per l’Ospedale Sant’Anna, sono state risorse economiche spese inutilmente?;

10. prende atto che il PD, fino ad ora, non ha voluto o saputo impegnarsi per la soluzione del problema Punto Nascite e di tutti gli altri problemi dovuti al depotenziamento subito dall’Ospedale negli ultimi anni (di cui abbiamo approntato e presentato ai Sindaci dell’Unione, presente anche il Coordinatore del PD della montagna, un documento con le criticità) e che continua tuttora,  limitandosi a negare l’evidenza senza fornire dati a supporto;

11. naturalmente è chiaro che non si arrenderà e continuerà con impegno a organizzare manifestazioni che coinvolgano il territorio montano, al fine di proteggere i servizi essenziali a cui i cittadini hanno diritto costituzionale e di cui i politici eletti hanno ottenuto mandato di tutela da parte degli elettori;

12. la forza del Comitato è rappresentata dagli 11.000 (undicimila) cittadini che hanno dato la loro fiducia ed il compito di difendere il Punto  Nascite  e l’ intero Ospedale;

13. è prevedibile che, in ottimo politichese, il PD tenterà di far credere che il possibile sia impossibile; si auspicano fatti e non solo più parole;

14. alla Consigliera Mori chiediamo:  nella pianificazione del MIRE si è tenuto in considerazione di quali sarebbero state le conseguenze per i Punti Nascite Provinciali che solo adesso si scopre essere  ben 5 (cinque) ed essere troppi?

(Il Comitato Salviamo le Cicogne – 10.07,2017)

 

Fin qui  il nostro intervento di ieri sera  in cui erano presenti le massime cariche del PD della nostra Provincia fino alla Senatrice Pignedoli. La loro presa di   posizione a favore del mantenimento del Punto Nascite viene registrata positivamente ma NON  ci  fa ABBASSARE   il livello di attenzione  ma  AUSPICARE  una soluzione della questione in tempi brevi. Ora che tutti sembra si parli la stessa lingua con la rivalutazione del progetto dell’ asse ospedaliero   GUASTALLA – REGGIO EMILIA – CASTELNOVO NE’ MONTI, dove verrebbero mantenuti tutti i servizi essenziali e primari (e il Punto Nascite è uno di questi) e con le specialistiche negli altri poli ospedalieri, il Comitato AUSPICA che le parole vengano tradotte in fatti nel minor tempo possibile.

(Comitato Salviamo le Cicogne – 11.07.2017)

















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